Iva online, per errore dell’F24 paga quasi 100mila euro. E rischia di non riaverli

SPILIMBERGO (PORDENONE) – Paga l’Iva online, ma per un errore nel modello F24 la virgola della cifra viene letta come un punto, e così anziché pagare 967,30 euro finisce per pagarne 96.730. E adesso pare che l’Agenzia delle Entrate abbia difficoltà a rimborsargli la differenza. E’ la disavventura capitata a Luca Schiavon, 52 anni, agente di commercio di Spilimbergo, in provincia di Pordenone.


Come racconta Guglielo Zisa sul Messaggero Veneto, l’incubo, per Schiavon, è iniziato lo scorso 22 agosto. L’agente di commercio ha visto che l’Iva per il secondo trimestre 2016 stava per scadere, e così ha deciso di pagare online l’importo dovuto al fisco.

Ma, come ha spiegato lui stesso al Messaggero Veneto,

“Compilando il modello F24, evidentemente per un mio errore di digitazione o per quello che potrebbe anche essere un errore attribuibile al sistema informatico bancario, che non ha tenuto in considerazione la virgola prima dei decimali, ho versato un importo cento volte superiore al dovuto: non 967,30 euro ma 96.730 euro”.

Per di più proprio pochi giorni prima Schiavon aveva concluso un affare immobiliare, vendendo un appartamento e, in attesa di depositarla in banca, aveva lasciato sul suo conto corrente bancario la cifra incassata. Così pochi giorni dopo, facendo l’estratto conto, si è ritrovato il conto svuotato. Lì per lì non aveva nemmeno capito come fosse possibile. Poi, appena si è reso conto, si è subito rivolto all’ufficio rimborsi dell’Agenzia delle entrate di Pordenone. Ma la risposta che ha ricevuto non è stata delle migliori:

“Mi è stato detto dai funzionari cui mi sono rivolto che, rispetto alla mia richiesta, nella migliore delle soluzioni vorranno una fideiussione bancaria o assicurativa di tre anni: per la cifra a me dovuta potrebbe avere un costo elevato. Lo ritengo ingiusto, visto che quei soldi di troppo versati sono i miei. Mi è stato detto che quei soldi potrebbero non essermi restituiti”.

In altre parole Equitalia potrebbe tenersi i soldi a credito e poi scalare da lì ogni volta il pagamento dell’Iva, che ammonta a circa 4mila euro l’anno. Ma, come sottolinea Schiavon,

“Equivale a dire che al momento avrei pagato, per un errore, 25 anni di Iva in anticipo: un’assurdità”.

Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/

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