Archivi categoria: Regimi Fiscali

Da Andorra a Panama, dove il fisco è un paradiso

Appena qualche anno fa custodivano un tesoro da oltre 20 miliardi di dollari, oggi, con la progressivamente stretta delle maglie dei sistemi fiscali internazionali e il raggiungimento di accordi tra i vari paesi per combattere l’evasione, hanno visto ridursi progressivamente la propria libertà di azione. Si tratta dei cosiddetti paradisi fiscali, ovvero di quegli stati che, da una parte all’altra del globo, garantiscono un prelievo in termini di tasse basso o addirittura nullo e tendenzialmente una scarsa trasparenza. Continua a leggere

Fattura elettronica, obbligo dal 31 marzo: novità per Regioni e Comuni

Il tempo è quasi scaduto: il prossimo 31 marzo diventerà obbligatorio il ricorso esclusivo alla fattura elettronica per tutti i fornitori e prestatori di opera nei riguardi della pubblica amministrazione. Una vera e propria rivoluzione dal punto di vista della contabilità e delle procedure di archiviazione e rendicontazione negli uffici pubblici, a cui, però, non tutti i soggetti coinvolti sono adeguatamente preparati. Nonostante la scadenza fosse nota da diverso tempo, infatti, rimangono tuttora parecchie incertezze sulla modalità di realizzazione dei nuovi adempimenti, che tra pochi giorni diventeranno obbligatori per legge. Ne discutiamo con Marcello Quecchia, dottore in economia, autore e responsabile di Area economico-finanziaria e di Area tributi in Enti locali, anche in gestioni associate. Continua a leggere »

Casa comprata all’asta dal 2011: Fisco deve rimborsare la maggiore imposta di registro

Una buona notizia per chi ha acquistato un immobile all’asta del tribunale dal 2011 in poi. Una sentenza della Cassazione (leggi qui) ha stabilito infatti che l’imposta di registro va applicata al valore catastale rivalutato, e non sul prezzo di aggiudicazione. Il contribuente ha dunque diritto a un rimborso dal Fisco perché ha pagato ingiustamente più del dovuto. Continua a leggere »

Regole di determinazione del reddito imponibile per i soggetti Ias

Le regole di determinazione del reddito imponibile, ai fini dell’Ires, per i soggetti che, per obbligo o facoltà, applicano i principi contabili internazionali Ias/Ifrs. Questo è l’oggetto della circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 7/E del 28 febbraio.
 
Il documento di prassi esamina, in particolare, le disposizioni rivolte agli Ias adopter in vigenza:

– del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38
– della Finanziaria per il 2008 e del decreto del Mef 1° aprile 2009, n. 48
(regolamento Ias). 

Con riferimento ai periodi d’imposta anteriori a quello di entrata in vigore della legge finanziaria per il 2008, l’Agenzia evidenzia come il citato decreto legislativo n. 38 del 2005 abbia orientato il sistema tributario a una tendenziale neutralità di trattamento fra soggetti Ias adopter e non, rendendo necessaria la gestione di un doppio binario fra valori di bilancio e fiscali. Continua a leggere

Il trattamento fiscale degli omaggi

In occasione delle festività pasquali, e relativamente all’acquisto di regali e strenne da distribuire a propri clienti, fornitori e dipendenti, abbiamo ritenuto opportuno riproporre le principali disposizioni in materia di IVA e imposte sui redditi, al fine di stabilire quale sia il corretto trattamento dal punto di vista amministrativo e di orientare in maniera più consapevole la scelta degli oggetti da omaggiare.

TRATTAMENTO FISCALE AI FINI IVA

1. Beni non rientranti nell’attività propria dell’impresa (acquisiti da terzi)
Dal 1° gennaio 2001 l’IVA assolta per le spese di rappresentanza è indetraibile, salvo il caso di acquisto di beni di valore unitario inferiore a Euro 25,82. Per gli acquisti di beni alimentari (panettoni, spumante, vino, ecc.) da destinare a omaggio, l’Agenzia delle Entrate, durante un convegno tenutosi a Milano il 06/06/2002, ha stabilito che è detraibile ai sensi dell’art. 19-bis1, lett. h), DPR n. 633/1972 l’imposta sul valore aggiunto assolta all’atto dell’acquisto di beni da omaggiare (spese di rappresentanza) di valore unitario non superiore a Euro 25,82 e costituiti da prodotti alimentari (vini, dolciumi, ecc.). Non si applica quindi il divieto previsto dalla lettera f) del citato art. 19-bis1, DPR n. 633/1972. Continua a leggere

Come damaterializzare i documenti fiscali passando dalla carta al digitale

La scelta del formato è uno dei punti chiave per una corretta conservazione sostitutiva nel lungo periodo
Quando si parla di conservazione sostitutiva ci si riferisce a quel processo che consente di trasferire il contenuto di un documento cartaceo su un supporto informatico utilizzando un determinato formato digitale.

Ma siamo sicuri che i documenti conservati in via sostitutiva possono essere letti e/o riprodotti su supporto cartaceo in qualsiasi momento? Il formato digitale utilizzato è conforme alle disposizioni normative? Sono domande frequenti tra gli operatori del settore, interrogativi più che legittimi, in quanto, ultimato il processo di conservazione sostitutiva, la carta viene materialmente distrutta e, se qualcosa dovesse andar storto, il contenuto del documento sarebbe irrimediabilmente compromesso.

A tal proposito, è opportuno evidenziare che il documento conservato in via sostitutiva è di gran lunga più sicuro del documento cartaceo. Basti pensare che un incendio potrebbe facilmente distruggere la carta presente in archivio, mentre, utilizzando il formato digitale, si potrebbero avere tante copie degli stessi documenti memorizzate su più server distribuiti in tutto il mondo. Continua a leggere

Massima la semplificazione degli adempimenti per i contribuenti minimi

I contribuenti esonerati dall’obbligo di rilasciare scontrino o ricevuta fiscale (come ad esempio calzolai che non hanno collaboratori o dipendenti, tassisti, tabaccai, ecc.), se accedono al regime dei minimi, che prescrive invece l’onere di certificare i corrispettivi, possono continuare a fruire dell’esonero dalla certificazione, purché provvedano a certificare i corrispettivi annotandoli in un apposito registro cronologico.
Questi, in estrema sintesi, i contenuti della risoluzione n. 108/E del 23 aprile, in cui l’Agenzia spiega chiaramente l’intento di "semplificare al massimo" gli adempimenti a carico dei "minimi", consentendo agli "esclusi" dall’obbligo di emettere scontrino o ricevuta fiscale, di cumulare questo esonero con le altre agevolazioni dedicate a chi è dentro il regime fiscale semplificato introdotto dalla Finanziaria 2008. Continua a leggere

Cessione energia, il regime fiscale del “contributo in conto scambio”

Con risoluzione n. 13/E del 20 gennaio, l’agenzia delle Entrate delinea il trattamento fiscale da applicare al particolare contributo corrisposto dal gestore di rete elettrica al titolare di un impianto fotovoltaico, in virtù del cosiddetto "servizio di scambio sul posto". Si tratta di un sistema che consente al proprietario dell’impianto di conferire l’energia prodotta nella rete del gestore dei servizi elettrici e di prelevare, anche in tempi successivi, la quantità necessaria per i propri bisogni.

Questa particolare forma di autoconsumo energetico era disciplinata inizialmente dalla deliberazione 28/2006 dell’Autorità per l’energia elettrica e per il gas, in base alla quale l’utente immetteva in rete l’energia autoprodotta e prelevava quella necessaria al proprio fabbisogno, maturando un credito nei confronti del gestore di rete per la parte eventualmente prodotta in eccesso. Continua a leggere

Reverse charge in edilizia e general contractor

La risoluzione n. 111/E del 28 marzo, in risposta a un’istanza d’interpello ordinario, definisce quale sia l’ambito applicativo del meccanismo noto come reverse charge nel settore dell’edilizia e indica quali siano le novità introdotte dal legislatore della Finanziaria 2008 relativamente alle prestazioni edili rese dal general contractor, nonché il nuovo regime sanzionatorio Iva in materia.
Il contenuto del quesito offre, dunque, lo spunto non solo per chiarire quale siano le condizioni perché possa trovare applicazione l’inversione contabile ma anche i limiti e le possibili estensioni del meccanismo, la cui funzione è quella di contrastare, nella ratio della norma introduttiva (articolo 1, comma 44, legge finanziaria 2007), l’evasione fiscale in edilizia inibendo che il subappaltore non versi l’Iva incassata dall’impresa subappaltante. Continua a leggere

Paradisi Fiscali: Paesi dove è possibile trovare l’esenzione fiscale su misura

Isole Cayman, Isole Vergini, ma anche Lussemburgo, Gibilterra, Ungheria. Mondi apparentemente lontani, in cui società di tutto il mondo fanno confluire una mole enorme di denaro, non sempre trasparente. Le Cayman sono tra le prescelte: coinvolte nello scandalo Enron, sono tornate alla ribalta con il crollo di Parmalat. Nell’arcipelago sono presenti più di 850 tra banche e compagnie fiduciarie, e tra queste vi si sono stabiliti 40 dei 50 più importanti gruppi bancari del mondo. Per avere un’idea dei costi dell’evasione fiscale "legale" basti pensare che nelle Cayman con 7 mila euro si può costituire e mantenere una società offshore: una cifra irrisoria rispetto al volume di tasse che si riesce a evitare. Niente ritenute d’acconto sui dividendi, nessuna tassa sui redditi, né sul capital gain. Continua a leggere

Risoluzione n. 91/E del 13 marzo: Chiarimenti in materia di attività di intrattenimento e spettacolo

La risoluzione n. 91/E di oggi, 13 marzo, fornisce chiarimenti in merito a una serie di quesiti formulati in materia di attività di intrattenimento e spettacolo e di consumazioni obbligatorie.
Ingresso libero e consumazioni obbligatorie: disciplina dei titoli gratuiti
La prima problematica affrontata dal documento di prassi è relativa alle modalità di certificazione degli ingressi applicabili nelle ipotesi in cui, nei locali dove si effettuano esecuzioni musicali e trattenimenti danzanti, venga adottata la formula “ingresso libero e consumazione obbligatoria” e, nell’ambito della stessa manifestazione, venga consentito ad alcuni dei partecipanti di accedere senza pagamento di un corrispettivo e senza obbligo di consumazione.
L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 91/E, ha in primo luogo richiamato la disciplina applicabile alle prestazioni gratuite rese nell’ambito delle attività di spettacolo e di intrattenimento, precisando che: Continua a leggere