Archivi categoria: Bonus Ristrutturazioni

Beneficio del 36% come sfruttarlo e non incorrere in errori

Casa ristrutturata avuta in successione e data in comodato. Spese sostenute dai due coniugi e fattura intestata a uno solo. Errori nella scheda informativa inviata all’Enea. Periodo in cui detrarre le spese per i lavori pluriennali. Questi (e non solo), in tema di detrazioni del 36 e 55%, i casi trattati nella circolare n. 20/E del 13 maggio.


Spese sostenute dai due coniugi? Per la percentuale di detrazione parla la fattura
Se due coniugi sostengono entrambi le spese di ristrutturazione della casa ma le fatture e i bonifici riportano un solo nominativo, la detrazione del 36% spetta anche all’altro, a condizione che nella fattura venga annotata la percentuale di spesa sostenuta da quest’ultimo. Il coniuge che non ha trasmesso la comunicazione di inizio lavori, inoltre, dovrà indicare, nell’apposito spazio della propria dichiarazione dei redditi, il codice fiscale del soggetto che l’ha inoltrata. Continua a leggere

Bonus 36%: più gradito al Nord, ma pilastro pure al Centro e al Sud

I numeri dello “sconto” per le ristrutturazioni confermano, fino a ottobre, un appeal costante nel tempo
Il gradimento per la detrazione d’imposta del 36% per le ristrutturazioni edilizie, sia private sia condominiali, non accenna a diminuire. Questa volta non ci si muove tra numeri record, ma l’appeal è ancora grande, nonostante i dati si riferiscano a un periodo dell’anno segnato, prima dalle vacanze d’agosto, che riguardano anche chi lavora nel settore delle costruzioni, poi, dal lento ritorno alla normalità a settembre e, infine dal pieno ritmo dell’autunno inoltrato.  
 
I dati di ieri e quelli di oggi
I numeri forniscono una visione esatta Continua a leggere

Aliquota I.V.A. nelle ristrutturazioni immobiliari

Aliquota IVA lavori di ristrutturazione edilizia

Per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, legati al recupero del patrimonio edilizio a destinazione abitativa ed effettuati fino al 31 dicembre 2010, è prevista un’aliquota IVA agevolata pari al 10%.
In particolare, essa è applicabile sia alle prestazioni di lavoro sia alla fornitura di materiali e di beni, nel caso in cui quest’ultimi non rappresentino una parte significativa del valore totale.
I beni per i quali è prevista l’applicazione dell’aliquota al 10% solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e il loro valore, sono:

– infissi interni ed esterni;
– ascensori e montacarichi;
– video citofoni;
– impianti di sicurezza;
– apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria;
– sanitari e rubinetteria da bagni;
– caldaie. Continua a leggere

Partenza sprint per il 36%: solo 4 mesi ed è subito record

Al primo giro, dei tre previsti dal calendario 2010, il bonus edilizio è già in vantaggio sull’anno scorso del 12%
Quasi 130mila le dichiarazioni di inizio lavori pervenute al Centro operativo di Pescara nel primo quadrimestre di quest’anno. Una vera partenza a razzo, se si pensa che i mesi iniziali non sono i più indicati per i lavori edili.
Prima di esaminare nel dettaglio i numeri relativi alle ristrutturazioni, ricordiamo la novità in materia introdotta dal decreto-legge 78 del 31 maggio. Con decorrenza 1° luglio 2010, banche e Poste italiane dovranno operare una ritenuta del 10%, a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari (impresa edile), all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti che si avvantaggeranno della detrazione d’imposta del 36%. La misura anti evasione vale, in generale, per tutti i pagamenti Continua a leggere

Sul modello 730/2010 il debutto dello sconto IRPEF sull’acquisto di mobili e arredi

L’ultimo arrivato nel "club del 20%" è il bonus arredi, l’agevolazione introdotta dal Dl 5/2009 per incentivare i consumi e che consiste in una detrazione Irpef del 20% delle spese sostenute per l’acquisto di determinati prodotti nel periodo dal 7 febbraio al 31 dicembre 2009. La detrazione, pertanto, troverà spazio esclusivamente nella prossima dichiarazione dei redditi.
Lo sconto Irpef è riservato all’acquisto di mobili, elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ (esclusi frigoriferi, congelatori e loro combinazioni, per i quali, come abbiamo visto, è già prevista una specifica detrazione), apparecchi televisivi e computer. I beni devono essere destinati all’arredo di immobili per i quali il contribuente fruisce della detrazione del 36% per interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati non prima del 1° luglio 2008 (rileva la data di inizio lavori indicata nella comunicazione preventiva al Centro operativo di Pescara). Continua a leggere

Bonus arredi, istruzioni per l’uso

Il plafond di 10mila euro spetta per ciascuna casa interessata da lavori per i quali si beneficia del 36%.
 
Bonus arredi, istruzioni per l’uso. Con la circolare n. 35/E del 16 luglio, l’agenzia delle Entrate illustra l’agevolazione introdotta dal decreto legge 5/2009 a favore di chi acquista mobili ed elettrodomestici per arredare immobili oggetto di ristrutturazione e consistente in una detrazione Irpef del 20% della spesa sostenuta.

Chi può accedere alla detrazione
Il bonus riguarda i contribuenti che hanno sostenuto spese di ristrutturazioni per le quali possono beneficiare della detrazione del 36%. Gli interventi devono essere stati avviati dopo il 1° luglio 2008, così come indicato nella comunicazione preventiva di inizio lavori inviata al Centro operativo di Pescara.
Gli interventi edilizi agevolati con il bonus ristrutturazioni che consentono l’accesso all’ulteriore bonus arredi sono esclusivamente quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (articolo 31 della legge 457/1978, lettere b, c e d), effettuati su unità immobiliari residenziali. Continua a leggere

Bonus ristrutturazioni, coop escluse dal dialogo col Fisco

Per ottenere la detrazione del 36 per cento delle spese di ristrutturazione edilizia l’amministratore giudiziario del condominio è l’interlocutore privilegiato del Fisco. Porte chiuse, invece, al dialogo con le cooperative costituite dai condomini dell’immobile da rimettere a nuovo. Queste, infatti, non sono legittimate né a inviare la comunicazione preventiva di inizio lavori al Centro operativo di Pescara né tanto meno a effettuare direttamente i pagamenti alla ditta appaltatrice tramite bonifico bancario o postale. Il compito di mettere in campo tutti gli adempimenti richiesti dalla legge ricade su un unico soggetto di imposta, che coincide con il gestore giudiziario del complesso. A chiarirlo è la risoluzione n. 442/E del 17 novembre 2008, in cui l’agenzia delle Entrate si sofferma sull’analisi di una tipologia di intervento molto particolare, che comporta la demolizione e la successiva ricostruzione dell’edificio ex novo. Continua a leggere