Archivi categoria: Agenzia delle Entrate

Addizionali Irpef, ecco gli aumenti regione per regione

La probabile stretta del governo sugli enti locali si trasformerà, come prevedibile, in una ulteriore stangata sui contribuenti. Secondo le prime indiscrezioni, crescerà l’addizionale Irpef regionale, già aumentata del 7,5% medio negli due anni (il picco si è registrato nel Lazio, dove l’addizionale dal 2013 è salita addirittura del 48%). Nello specifico, come sottolinea il Corriere della Sera, saranno sei le Regioni che hanno rimodulato l’aliquota: Piemonte, Liguria, ancora Lazio ed Abruzzo, oltre all’Emilia Romagna (che ha tagliato il prelievo per i risparmi fino a 40mila euro e aumentando le fasce superiori) e alla Lombardia (aliquota più salata sopra i 75mila euro). A rischio rincaro, però, sono tutte quelle regioni che stanno discutendo con il Ministero dell’Economia un piano di rientro dai forti debiti e dunque bisognose di fare cassa:  Continua a leggere »

In 3 anni le tasse sulla casa sono aumentate del 178%!

Tasse. Sempre tasse. Solo tasse. Per che cosa poi? Per avere il debito pubblico più alto d’Europa, i redditi da lavoro dipendente tra i più bassi del Vecchio continente, i servizi più scadenti ed inefficienti dei paesi industrializzati e la disoccupazione a livelli da record. I risparmi degli italiani sono stati tassati e chi possiede una casa, per non parlare della seconda, è letteralmente massacrato dal fisco! In soli tre anni le tasse sulla casa sono aumentate del 178%, si è passati dai 9 miliardi di euro del 2011 ai 25 del 2014. Un duro colpo per le famiglie che fino a qualche tempo fa vedevano nel mattone un bene rifugio, una legnata dalla quale stenta a riprendersi il settore immobiliare, letteralmente tramortito dal peso del fisco. Continua a leggere »

Italia: Mef, a febbraio aperte 42.799 partite Iva (-16,8% a/a)

A febbraio 2015 sono state aperte 42.799 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente si è registrata una flessione del 16,8%. Lo ha annunciato il Ministero dell’Economia in una nota. “La diminuzione nel numero di aperture è stata influenzata dalla clausola prevista dalla legge di stabilità per il 2015 che, insieme all’introduzione del nuovo regime fiscale forfetario, consentiva alle partite Iva in essere al primo gennaio 2015 di continuare ad operare con il preesistente regime cosiddetto ‘di vantaggio’1”, riporta il comunicato. “E’ quindi probabile che diversi soggetti abbiano anticipato l’apertura della partita Iva entro la fine del 2014 (novembre e dicembre), ritenendo il regime allora in vigore più vantaggioso per la propria attività”. Continua a leggere »

Operazioni rilevanti ai fini Iva: scadenze differenziate, alle porte

Ultimi giorni per provvedere alle comunicazioni legate allo “spesometro”, cioè alle operazioni rilevanti ai fini Iva effettuate nel 2014. Venerdì prossimo è il turno dei soggetti che effettuano la liquidazione dell’imposta con periodicità mensile, lunedì 20 tocca invece agli altri. Giovedì 30, infine, scendono in campo gli operatori finanziari per segnalare le transazioni avvenute tramite pos. L’adempimento riguarda tutti i soggetti passivi Iva, con le eccezioni e le particolarità evidenziate nel provvedimento del 31 marzo 2015: le amministrazioni pubbliche sono esonerate dall’adempimento per il 2014, in quanto, interessate dalle novità della fatturazione elettronica obbligatoria e dello “split payment”, sono già impegnate ad adeguare “infrastrutture informatiche, sistemi contabili e procedure interne per la ricezione e la contabilizzazione dei flussi elettronici di fatturazione, nonché per il versamento all’erario dell’Iva dovuta dai fornitori di beni e servizi”; i commercianti al dettaglio e gli operatori turistici non sono obbligati a comunicare le operazioni attive di importo unitario inferiore a 3mila euro (Iva esclusa) effettuate nel 2014. Continua a leggere »

2015, odissea nel sito dell’Agenzia delle entrate

Compilare il modello 730 dovrebbe essere una procedura accessibile a un cittadino medio. Ma se un professore universitario di economia impiega cinque ore solo per accedere al “cassetto fiscale” individuale e leggere le informazioni preliminari, è evidente che qualcosa non funziona. UN PROFESSORE ALLE PRESE COL MODELLO 730 Domenica 29 marzo ho cominciato la campagna di primavera per condurre la famiglia ad assolvere gli obblighi fiscali. Da anni persevero nel predisporre da solo le dichiarazioni fiscali mie e dei miei familiari, nella convinzione che il sistema tributario italiano debba essere intellegibile almeno a un professore universitario, tanto più se di economia.Di solito, comincio ad annotarmi le potenziali modifiche in fase di approvazione della legge di stabilità, verso febbraio comincio a leggere la sezione norme e tributi del Sole-24Ore, per entrare nello spirito giusto, e verso marzo comincio a navigare nel sito della Agenzia delle Entrate.

730 precompilato. Costi aggiuntivi. Chi paga? Il contribuente, ovviamente

Il modulo 730 precompilato sara’ scaricabile online, dal prossimo 15 aprile dal web dell’Agenzia delle Entrate, da chi ha gia’ una password per i servizi dell’Inps, oppure se la procurera’ per l’occasione o si rivolgera’ ad un professionista o un Caf. Era ora? In teoria, perche’ in pratica… la soddisfazione del contribuente medio, allo stato dei fatti, puo’ solo essere preoccupazione e scoramento per uno Stato che non riesce mai a far fronte alle cose apparentemente piu’ semplici. La base di questa nuova situazione dello Stato Pulcinella, e’ che al contribuente il tutto verra’ a costare di piu’ e sara’ piu’ complicato. Vediamo un po’. Se non si ha gia’ la password, per procurarsela bisognera’ fare domanda online, e solo successivamente il codice arrivera’ per posta a casa. Sicurezza? Bah! In una rete in cui si vive e si transa con ogni tipo di password, affidarsi al “vecchio sistema postale” ci lascia perplessi, soprattutto per i tempi di attuazione di un’operazione che altrimenti sarebbe immediata. Continua a leggere »

Fattura elettronica: scatta l’obbligo. Enti coinvolti, novità ed effetti

Fattura elettronica, ancora poche ore e poi partirà la rivoluzione fiscale sia negli uffici della pubblica amministrazione, ma, soprattutto, di tutti quegli operatori, anche privati, che svolgono prestazioni o cedono beni a enti pubblici. Da domani, infatti, sarà obbligatoria in maniera definitiva ed esclusiva la fattura di tipo digitale da emanare a tutti gli enti di proprietà pubblica – centrale o locale – per tutti coloro che lavorano con la PA. E’ una mole di 50 milioni di documenti l’anno quella che, da domani, invaderà le caselle di posta elettronica e gli archivi digitali di tutte le amministrazioni d’Italia, coinvolte in un vero e proprio cambio di epoca. A dettare il ritmo di questo passaggio, i punti dell’agenda digitale che hanno scandito l’avvicinamento a una data a suo modo storica per la gestione dei conti pubblici e la trasparenza negli uffici. Saranno non meno di 35mila infatti gli enti coinvolti nel processo di adeguamento alla fattura elettronica, tra Comuni, Regioni, Province, ministeri, società controllate, Asl, enti di assistenza e via dicendo. Facile, dunque, che il numero degli operatori coinvolti in questo processo crsca in maniera esponenziale: la prima stima, infatti, parla di ben 2 milioni – ma si tratta di un conteggio prudenziale – di attività, partite Iva e attori commerciali che avranno a che fare con il rinnovamento degli strumenti contabili nella PA. Continua a leggere »

Agenzia Entrate: dirigenti, cartelle valide. “Vergognosi i ricorsi”

“Gli atti sono validi, non si facciano spendere soldi inutili ai cittadini per i ricorsi”. Così il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi dopo la pubblicazione in Gazzetta della sentenza a opera della Consulta che ha dichiarato illegittime le nomine di centinaia dirigenti. La Corte costituzionale ha sancito come irregolare la previsione contenuta nel decreto semplificazioni del 2012, varato dall’allora in carica governo Monti, che introdusse una vera e propria sanatoria per i dirigenti – in particolare proprio delle Entrate – che erano andati a occupare il ruolo senza un concorso adeguato, anche interno. Nei giorni scorsi, dopo la diffusione della notizia, sono rimbalzate a più riprese le voci di una possibile decadenza parallela, oltre a quella dei dirigenti, anche per gli atti da loro firmati e così gli avvisi che hanno dato origine alle cartelle di pagamento inviate da Equitalia a contribuenti in debito con il fisco. La procedura per la scoperta è molto semplice: per scoprire se la cartella di cui si è vittima era stata autorizzata da uno dei 767 dirigenti delle Entrate che la Consulta ha dichiarato illegittimi, sarebbe sufficiente risalire al parere del Consiglio di Stato che affrontava il ricorso dei diretti interessati, prima di rinviare la questione ai giudici costituzionali.  Continua a leggere »

Agenzia delle Entrate: dirigenti senza concorso, ecco chi sono

Scoprire i dirigenti “decaduti” dall’Agenzia delle Entrate è possibile: così, per i destinatari di cartelle esattoriali emesse negli ultimi anni, potrebbe sussistere l’illegittimità dell’atto da cui esse siano derivate. Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegali le nomine a dirigente delle agenzie fiscali di ordinari funzionari. Con una pronuncia shock, la Consulta ha dunque timbrato come fuorilegge un migliaio di manager pubblici, di cui 767 nella sola Agenzia delle Entrate: ragione, lo scatto di carriera ingiustificato, che era avvenuto, per costoro, senza un’adeguata partecipazione a una trasparente procedura di selezione interna come da normativa sui contratti pubblici. Una sentenza che ha scatenato il panico negli uffici delle Agenzie fiscali, poiché in breve si è diffusa l’equazione che potrebbe mandare in fumo migliaia di atti e procedure di accertamento o verifica fiscale. Se i dirigenti occupavano posizioni indebite, si è detto, allora anche gli atti da loro firmati o autorizzati, ivi compresi gli avvisi che hanno poi provocato l’apertura di cartelle da parte di Equitalia, saranno illegittimi. Continua a leggere »

Tasse, come evitare errori per il primo 730 precompilato: basta un errore e partono multe salatissime

A partire dal 15 aprile prossimo l’Agenzia delle entrate invierà a quasi tutti i lavoratori dipendenti e pensionati il modulo 730 precompilato. Quasi tutti perché ci sono degli esclusi dalla novità del Fisco italiano, come ad esempio chi nel 2013 ha presentato dichiarazioni correttive o integrative che hanno portato a una liquidazione automatizzata; esclusi anche i liberi professionisti che nel corso del 2014 hanno avuto la partita Iva aperta per almeno un giorno. Chi invece riceverà il modulo precompilato, basato sulle informazioni dell’anagrafe tributaria, dovrà far attenzione a quattro aspetti delicati. Continua a leggere »

Verso il rinvio del 730 online

Si va verso un rinvio delle scadenze per il modello 730 precompilato e Unico. I centri di assistenza fiscale sono alle prese con un quadro di adempimenti molto complesso per cui sarà difficile rispettare la scadenza del 7 luglio e sarà necessaria qualche settimana in più. Per quanto riguarda Unico, invece, i ritardi riguardano gli aggiustamenti agli studi di settori necessari per il calcolo del versamento di giugno, che dunque dovrebbe slittare ai primi di luglio e il versamento con maggiorazione ai primi di agosto. Il primo rinvio dunque, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, riguarda l’operazione legata al modello 730 precompilato. I centri di assistenza fiscale stanno facendo i conti con un quadro di adempimenti molto più complesso di quanto si attendessero, inoltre non è ancora partita la sperimentazione, curata da Agenzia delle entrate e Sogei per la tenuta dei nuovi sistemi. Continua a leggere »

Agenzia Entrate, dirigenti illegittimi: testo integrale della sentenza

Continua a far discutere la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimi 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, aggiungendo a questi ulteriori manager di agenzie fiscali pubbliche, per un totale che supera 1000 nomine da considerarsi non valide stabilite negli ultimi anni. Ma, come ovvio, a tenere banco è l’Agenzia delle Entrate, con il suo esercito di “generali” senza le necessarie stelline, in questo caso da intendersi cmoe il bollino della legittimità di legge. Non appena si è diffusa la notizia della bocciatura di tre dirigenti su quattro nell’ente guidato da Rossella Orlandi, infatti, si è scatenata la caccia al dirigente che ha firmato gli avvisi da cui sono partite le cartelle di Equitalia. I dirigenti bocciati dalla Consulta, infatti, sono in carica da almeno tre anni e hanno firmato numerose notifiche di accertamento, a cui hanno fatto seguito le cartelle ricevute dai contribuenti in debito con il fisco. Continua a leggere »