Archivio mensile:Febbraio 2011

Cause sul contrassegno SIAE in commissione tributaria

Con l’ordinanza n. 1780 del 26 gennaio, le sezioni unite della Corte di cassazione hanno stabilito che il contrassegno Siae ha natura tributaria e le cause che lo riguardano vanno instaurate davanti alle Commissioni tributarie provinciali.

 
La vicenda
Una società per azioni aveva ottenuto ingiunzione dal competente Tribunale per il rimborso di quanto corrisposto alla Siae (Società italiana autori ed editori, ente nazionale incaricato della riscossione dei diritti d’autore secondo la legge 2/2008) nel periodo 2004-2008 per il contrassegno apposto sui supporti multimediali ai sensi dell’articolo 181-bis della legge sulla protezione del diritto d’autore, la 633/1941. Nel giudizio oppositivo al decreto la società sosteneva di aver corrisposto le somme delle quali chiedeva il rimborso “in forza di un obbligo di legge dichiarato ab origine in contrasto con l’ordinamento comunitario”, giusta sentenza causa C-20/05 del 2007 della Corte di giustizia Ce sull’illegittimità del bollino. Continua a leggere

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate il modello Unico Società di persone

Approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia, Unico società di persone 2011 è da oggi on line sul sito delle Entrate. I cambiamenti più rilevanti rispetto al modello dello scorso anno si trovano nel quadro RS, presente in versione ampliata per fare spazio alle recenti agevolazioni fiscali.

Tra le novità figura, in primo luogo, la sezione dedicata alla "Tremonti tessile". Si tratta dell’incentivo riservato alle imprese del settore tessile e della moda che effettuano investimenti destinati alla realizzazione di campionari nell’Ue (Dl 40/2010).
Nel rigo RS42, colonna 1, va indicato l’ammontare degli investimenti, nella colonna 2 la quota da portare in deduzione. Continua a leggere

Modulistica a disposizione dei nostri lettori

Abbiamo deciso di mettere a disposizione dei lettori parte della modulistica di uso quotidiano necessaria a svolgere gli adempimenti più frequenti in materia civile, fiscale e del lavoro. Tutte le istanze, le dichiarazioni, le ricevute e quant’altro sono disponibili gratuitamente senza necessità di registrazione.  Tutti i modelli sono stati attentamente controllati e rielaborati, tuttavia ci esoneriamo espressamente da qualunque conseguenza possa derivare dall’uso della sotto indicata modulistica. Continua a leggere

Al Centro Operativo di Pescara assegnate nuove funzioni

Più efficace l’attività di controllo e di accertamento “di massa” con le nuove funzioni attribuite al Centro operativo di Pescara, da domani alle dipendenze della direzione centrale Accertamento. La struttura sarà supportata da una sede ubicata a Reggio Calabria, che assorbe l’attuale unità satellite già operativa sui controlli automatizzati 41-bis per le direzioni provinciali di Roma.

A stabilirlo un provvedimento del direttore dell’Agenzia.
 
Il nuovo assetto organizzativo prevede la soppressione delle aree Rimborsi e Controlli e la creazione di due uffici denominati “Controlli e accertamenti centralizzati” e “Gestione e controlli dei contribuenti non residenti”[//]
 
Ufficio Controlli e accertamenti centralizzati
Sarà articolato in due aree:
1.      controlli e accertamenti di massa automatizzati
2.      gestione dei crediti d’imposta previsti da leggi speciali, istanze e comunicazioni.
La prima svolge attività di analisi di fenomeni evasivi, emissione degli accertamenti parziali automatizzati ai fini delle imposte sui redditi e Iva, ed emette, sulla base dei controlli dei dati in possesso dell’Anagrafe tributaria, atti di contestazione, atti di recupero crediti d’imposta, avvisi di liquidazione per decadenza dalle agevolazioni in materia di imposte di registro, ipoteca, catasto, successioni e donazioni.
La seconda analizza i fenomeni evasivi effettua controlli in materia di crediti d’imposta, gestisce le comunicazioni di inizio lavoro trasmesse per fruire della detrazione del 36% per il recupero del patrimonio edilizio.
 
Ufficio Gestione e controlli dei contribuenti non residenti
E’ diviso in due aree. Una competente in ambito Iva, l’altra nel settore delle imposte sui redditi.
La prima gestisce i rimborsi in materia di imposta sul valore aggiunto (articoli 38-bis1, 38-bis2 e 38-ter Dpr 63371972) e i relativi scambi di informazioni. Cura, tra l’altro, i rapporti con i non residenti che vogliono assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti Iva mediante identificazione diretta.
La seconda area si interessa dei rimborsi dei non residenti in materia di imposte sostitutive su dividendi, interessi, canoni, e dei controlli preventivi per evitare rimborsi non dovuti.
 
Contenzioso
Le controversie relative all’attività dell’ufficio “Controlli e accertamenti centralizzati” rientrano nella giurisdizione della Ctp nella cui circoscrizione si trova l’ufficio competente per il tributo contestato. Per le liti, invece, riferibili ad atti diversi (ad esempio, quelli relativi a controlli non automatizzati, come le istanze presentate per la fruizione dei crediti d’imposta) è competente, secondo le regole ordinarie (Dlgs 546/1992), la Ctp di Pescara.
 
Fonte: Patrizia De Juliis da nuovofiscooggi.it
 
 

Iniziata la revisione degli studi di settore approvati tre anni fa

Cominciato con il provvedimento direttoriale di ieri, 31 gennaio, l’iter di revisione di quegli studi di settore che, essendo stati approvati tre anni fa, nel 2008, necessitano di un restyling indispensabile per non perdere il contatto con la realtà economica del Paese. Per la precisione, il cammino evolutivo ha preso il via già a fine 2010, con il coinvolgimento della Commissione degli esperti che, il 22 dicembre scorso, ha fornito il suo parere, una sorta di “benestare” all’avvio della procedura correttiva.

 
È la legge, la 146/1998 (articolo 10-bis, comma 1), a disporre la “cadenza” entro la quale gli Organi competenti (Osservatori regionali, Sose, Agenzia delle Entrate) devono attuare l’adeguamento degli studi per mantenere costante e attendibile la loro rappresentatività rispetto alle condizioni economiche, ad esempio, di specifiche aree geografiche o di particolari settori di attività. Sempre in riferimento al disposto normativo, l’input deve arrivare dall’Agenzia delle Entrate, che programma gli studi di settore da rivedere entro la fine di febbraio di ogni anno.[//]
Si tratta di un processo da portare a termine in tempi utili per consentire il corretto utilizzo dello strumento accertativo in sede di selezione e controllo.
 
Nel provvedimento sono individuati 69 studi applicati a ben 303 tipologie di attività, classificate in base alla tabella Ateco 2007 e contraddistinte da altrettanti codici. Ci sono, tra gli altri, notai e psicologi, laboratori di analisi cliniche ed erboristerie, carrozzieri e maniscalchi, fabbricanti di mobili e villaggi turistici. Una volta revisionati e dal momento in cui verrà emanato il decreto Mef di approvazione, saranno applicabili dal periodo d’imposta 2011.
 
Tra i 69 selezionati c’è poi uno studio, l’UG33U che a fine operazione “accoglierà” anche i contribuenti che offrono “servizi di manicure e pedicure”. Per questa attività, prima assoggettata alla disciplina dei parametri contabili (legge 549/1995) sono state, infatti, reperite informazioni sufficienti alla costruzione dello studio di settore, tramite i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi, approvati con il provvedimento del 25 maggio 2010 e allegati all’ultima dichiarazione Unico.
 

Infine, si legge nel documento, la procedura di rielaborazione potrà portare, se ritenuto opportuno, all’accorpamento di alcuni studi.

 
Fonte: Paola Pullella Lucano da nuovofiscooggi.it