Archivio mensile:Luglio 2009

31 Luglio: Scadenza presentazione modello 770/2009

Rush finale per la presentazione del modello 770. I sostituti d’imposta hanno tempo fino al 31 luglio per l’invio telematico della dichiarazione contenente i dati fiscali relativi alle ritenute operate nel 2008 e gli altri dati contributivi e assicurativi.

Due modelli, una scadenza
La dichiarazione dei sostituti d’imposta è suddivisa in due parti, modello 770 semplificato e modello 770 ordinario.

Il primo contiene i dati relativi alle certificazioni rilasciate ai soggetti cui, nel 2008, sono stati corrisposti redditi di lavoro dipendente, equiparati e assimilati, indennità di fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pensione, redditi di lavoro autonomo (sia esercitato professionalmente sia di tipo occasionale), provvigioni e redditi diversi. Nello stesso modello vanno riportati anche i dati contributivi, previdenziali e assicurativi e quelli relativi all’assistenza fiscale prestata nel 2008 per il periodo d’imposta precedente. Continua a leggere

Boom di accessi al nuovo servizio di estratto conto Equitalia

Boom di accessi all’Estratto conto online, il nuovo servizio di Equitalia che permette di consultare la propria situazione debitoria comodamente da casa o dall’ufficio. Dal 7 luglio scorso, giorno del lancio, a oggi il sito www.equitaliaspa.it ha ricevuto ben 200mila visitatori e oltre il 50% di essi si è collegato per interrogare il servizio.

Dal 7 luglio, infatti, per verificare se la sentenza del giudice di pace che annulla una multa per divieto di sosta sia effettivamente arrivata all’agente della riscossione o che il provvedimento di sgravio (cancellazione della cartella) sia stato inviato dall’agenzia delle Entrate o dall’Inps a Equitalia, non è più necessario recarsi allo sportello, ma basta collegarsi al sito internet www.equitaliaspa.it e cliccare sul box rosso "Estratto conto".

Il servizio, inizialmente attivo in 24 province, si arricchirà entro luglio di ulteriori 9 province (Cremona, Crotone, Cosenza, Lodi, Pavia, Reggio Calabria, Sondrio, Varese e Vibo Valentia), arrivando a coprire l’intero territorio nazionale (Sicilia esclusa) entro settembre, come da programma. Continua a leggere

Con un click si registra il contratto di locazione

"Locazioni web", solo un click per registrare il contratto. Questo il titolo del pieghevole – disponibile on line su www.agenziaentrate.gov.it e distribuito in forma cartacea presso tutti gli uffici delle Entrate – che illustra in maniera semplice e immediata la procedura attivata dall’Agenzia a partire da gennaio 2009 per facilitare ulteriormente i cittadini nelle operazioni di registrazione dei contratti di locazione.
La procedura "Locazioni web" integra pertanto il servizio di registrazione telematica dei contratti già attivo da otto anni, consentendo di portare a termine tutti gli adempimenti senza la necessità di dover scaricare e installare alcun software sul proprio computer.

Quando si affitta un immobile, proprietario e conduttore sono tenuti a registrare il contratto di locazione e a pagare la relativa imposta sul canone pattuito (con un importo minimo di 67 euro), entro 30 giorni dalla stipula. Per i contratti di durata pluriennale, il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione o di anno in anno. Se si sceglie di versare in un’unica soluzione, si beneficia di una riduzione dell’imposta dovuta pari alla metà del tasso di interesse legale (attualmente è del 3%) moltiplicato per gli anni di durata del contratto. Nel caso di pagamento anno per anno, invece, il versamento (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat) va fatto entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente. Continua a leggere

Le nuove regole dal 2010 per le compensazioni I.V.A. superiori ai 10.000 Euro

Le disposizioni introdotte dalla manovra anticrisi per rendere più rigorosi i controlli finalizzati al contrasto delle compensazioni illecite, avranno effetto dal 1° gennaio 2010, anche per evitare disparità di trattamento per i contribuenti che hanno già effettuato i versamenti di Unico, tramite compensazione, entro il 16 giugno. A precisarlo, un comunicato stampa dell’agenzia delle Entrate.

Per contrastare gli abusi e gli illeciti utilizzi di crediti inesistenti e contemporaneamente innalzare la soglia massima annua di utilizzo di crediti in compensazione, l’articolo 10 del Dl 78/2009 introduce un meccanismo preventivo di controllo, dettando le modalità operative cui devono attenersi i contribuenti che effettuano compensazioni di crediti Iva per importi superiori a 10mila euro annui.

E’ innanzi tutto stabilito che la compensazione può essere effettuata a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell’istanza infrannuale da cui emerge il credito.
La dichiarazione, inoltre, deve aver ottenuto il visto di conformità da un professionista abilitato (dottore commercialista o consulente del lavoro). In alternativa, per i contribuenti soggetti al controllo contabile di cui all’articolo 2409-bis del codice civile, è valida anche la sottoscrizione di chi firma la relazione di revisione che garantisce la corrispondenza tra i dati delle scritture contabili e quelli riportati in dichiarazione. Le false attestazioni sono punite con la sanzione da 258 a 2.582 euro e, nel caso in cui l’illecito si ripetesse o fosse particolarmente grave, è prevista la segnalazione agli organi competenti per ulteriori provvedimenti. Continua a leggere

In arrivo 900 mila rimborsi fiscali

Il Cash day delle Entrate si presenta, quest’anno, in coincidenza con le ferie estive. Sono in arrivo, infatti, oltre 900mila rimborsi che raggiungeranno presto le tasche e i bilanci famigliari di altrettanti contribuenti individuali, persone fisiche, per un importo pari a circa 600 milioni di euro. In media, quindi, ogni singolo beneficiario riceverà un bonus estivo di 666 euro.

Questione di rimborsi – In stragrande maggioranza il cash sonante, o denaro contante, in arrivo è relativo a rimborsi Irpef, ovvero imposte sul reddito delle persone fisiche, richiesti nelle dichiarazioni presentate fino al 2007 (anno d’imposta 2006).

Modalità di versamento a tripla chance – I rimborsi, come da rituale, si materializzeranno nelle tasche dei contribuenti seguendo tre diversi percorsi: saranno accreditati sul conto corrente comunicato dall’interessato o in contanti presso un qualsiasi ufficio postale tramite esibizione del modulo in corso di spedizione al domicilio dei beneficiari, oppure, con vaglia cambiario della Banca d’Italia. Continua a leggere

Nuove cartelle: sì alla rateazione anche se la prima è ancora in corso

Il contribuente che abbia una rateazione in corso può richiedere la dilazione anche per le cartelle di pagamento ricevute successivamente. Equitalia, con la direttiva DSR/MR/2009/03 dell’8 luglio, indica le modalità per concedere la seconda rateazione e per calcolare numero e importo delle rate. Le vie da seguire sono diverse a seconda che il debito complessivo (costituito dalla somma di quello della prima rateazione non ancora saldato e del nuovo) superi o meno la soglia dei 5mila euro.

Richiesta di rateazione per importi superiori a 5mila euro
Se il contribuente è una persona fisica o titolare di una ditta individuale in regime fiscale semplificato, deve presentare all’agente della riscossione l’istanza di rateazione, l’attestazione dell’avvenuto pagamento dell’ultima rata scaduta della prima dilazione e la certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) del proprio nucleo familiare. Poiché il documento ha validità annuale, non occorre presentarlo quando la nuova domanda viene consegnata entro dodici mesi dalla data di rilascio del precedente. In questo caso, il contribuente può comunque decidere di presentare una nuova certificazione Isee per segnalare un peggioramento della sua situazione economica.

Per valutare l’eventuale concessione della seconda rateazione e calcolare il numero e l’importo delle rate, Equitalia verificherà prima di tutto la regolarità dei pagamenti relativi alla prima dilazione e successivamente quantificherà il debito complessivo del contribuente, costituito dall’importo di quello della prima rateazione non ancora saldato (con eventuali interessi sia di rateazione che di mora) sommato al secondo (meno eventuali sgravi e/o pagamenti parziali, aggio, diritti di notifica della cartella, interessi di mora e spese esecutive). Continua a leggere