Le irregolarità fiscali si sanano tramite posta elettronica certificata

E’ passato ormai quasi un anno da quando l’Agenzia delle Entrate ha attivato, in via sperimentale, il servizio di assistenza sulle comunicazioni di irregolarità basato su Posta elettronica certificata (Pec).
Il servizio, inizialmente riservato agli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può essere utilizzato per inoltrare richieste di riesame in autotutela degli esiti scaturenti dall’attività di liquidazione automatizzata dei tributi.

Le prime comunicazioni su cui è stato possibile usufruire del nuovo canale sono state quelle relative al modello Unico Società di capitali 2007, inviate nel mese di giugno 2009. Terminata con successo la fase sperimentale, il servizio è stato ora esteso ai contribuenti (purché dotati, ovviamente, di una casella di posta elettronica certificata) con riferimento a tutte le tipologie di modello Unico (Persone fisiche, Società di persone, Società di capitali, Enti non commerciali), al 730 e al 770 (sia semplificato che ordinario).

L’invio delle comunicazioni relative a Unico Società di capitali 2008, iniziato proprio in questi giorni, rappresenta un’occasione per usufruire del nuovo canale di assistenza.

Attualmente, il contribuente viene informato dell’esito dell’attività di liquidazione dei tributi risultanti dalle proprie dichiarazioni:
– direttamente, tramite comunicazione cartacea inviata per raccomandata al domicilio fiscale del contribuente stesso
oppure
– indirettamente, mediante avviso telematico messo a disposizione dell’intermediario incaricato della trasmissione della dichiarazione (attraverso il canale Entratel).

In entrambi i casi, l’intermediario, agendo su delega del contribuente, può fornire all’Agenzia delle Entrate i chiarimenti eventualmente ritenuti necessari al riesame della posizione, utilizzando, in via alternativa rispetto ai consueti canali di assistenza, il seguente indirizzo di posta elettronica:

dc.sac.controllo_automatizzato@pce.agenziaentrate.it

Tale indirizzo può essere ora utilizzato, come detto, anche direttamente dai contribuenti dotati di posta elettronica certificata.
Per una efficiente gestione delle pratiche, è importante che ciascuna richiesta di assistenza abbia ad oggetto una singola comunicazione di irregolarità.
Al messaggio di posta elettronica deve essere allegato l’apposito modulo predisposto per la tipologia di dichiarazione oggetto di controllo, compilato nelle parti di interesse. Nel modulo, sottoscritto dal richiedente (contribuente o intermediario), devono essere indicati gli elementi eventualmente non considerati in sede di controllo automatizzato (ad esempio, un versamento non intercettato), appositamente codificati in un elenco.

Attualmente sono previsti tre diversi moduli, predisposti per i modelli Unico (lo stesso modello può essere utilizzato anche per le dichiarazioni Iva presentate in forma autonoma), 730 e 770, disponibili per gli utenti Entratel e Fisconline, insieme alle relative istruzioni, sul sito dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, alla voce "Assistenza via Pec".
Copia dei documenti ritenuti utili per il riesame della posizione (ad esempio, ricevute di versamento) possono essere allegati all’e-mail in formato pdf.

Le richieste di assistenza, così pervenute, sono esaminate da operatori specializzati che rispondono nel giro di pochi giorni, sempre tramite posta elettronica certificata, comunicando l’accoglimento oppure il rigetto dell’istanza a seguito del riesame della posizione. Solo nei casi che presentano una complessità tale da richiedere un più approfondito esame di merito, il richiedente viene invitato a rivolgersi ai competenti uffici periferici dell’Agenzia.

Fonte: Fabio Colaiacovo da nuovofiscooggi.it
 
 

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