Archivi categoria: I.R.PE.F.

I codici tributo per compensare l’eccedenza degli acconti IRPEF

Il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef 2011, stabilito dal Dpcm del 21 novembre, all’origine dei due nuovi codici tributo “1797” e “1844” e alla ridenominazione del codice “4035”, già utilizzato in occasione di un analogo spostamento avvenuto nel 2009.
E’ il contenuto della risoluzione n. 117/E del 30 novembre.
 
La riduzione dell’acconto per i periodi d’imposta 2011 e 2012 era contenuta nella manovra estiva del 2010 (articolo 55 del Dl 78/2010). Il Dpcm del 21 novembre 2011 ha determinato nell’82% l’entità dell’acconto Irpef per l’anno in corso e ha fornito le necessarie indicazioni ai contribuenti e ai sostituti d’imposta su come operare nel caso in cui il versamento dell’acconto sia già stato effettuato applicando la percentuale del 99% Continua a leggere

Ridotti gli acconti IRPEF per l’anno 2011

E’ stato firmato in data 21 novembre 2011, ed è in corso di pubblicazione, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevede, fra l’altro, il differimento del versamento di 17 punti percentuali dell’acconto IRPEF dovuto per il periodo d’imposta 2011. Di conseguenza l’acconto IRPEF dovuto entro mercoledì 30 novembre ammonterà all’82 per cento anziché al 99 per cento. La differenza sarà versata a giugno del 2012.
Ai contribuenti che hanno già effettuato il pagamento dell’acconto nella misura del 99 per cento spetta un credito d’imposta pari alla differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il modello F24 (art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241).
Per coloro che si sono avvalsi dell’assistenza fiscale, i sostituti d’imposta tratterranno l’acconto applicando la nuova percentuale dell’82 per cento. Continua a leggere

Addizionali Regionali da rifare

«Progressività» e analogia con gli scaglioni di reddito nazionale sono destinate a rivoluzionare anche le addizionali regionali all’Irpef. Anche i governatori, infatti, fino a oggi hanno differenziato le aliquote senza applicare il meccanismo progressivo che regola l’imposta nazionale, con un sistema analogo a quello applicato nei Comuni: in pratica, l’ammontare del reddito cambia l’aliquota complessiva che si applica su tutto il dichiarato, mentre il Fisco nazionale cambia la richiesta per ogni «quota» di reddito.
Il problema nasce dalla manovra-bis di Ferragosto, che «per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso» (articolo 1, comma 11 del Dl 138/2011) chiede ai sindaci che vogliono differenziare le richieste fiscali in base al reddito del contribuente di seguire gli scaglioni previsti dalle regole nazionali. Un Comune che prevede tre aliquote, per esempio, potrà chiedere il 2 per mille ai redditi fino a 15mila euro, il 4 per mille a quelli che superano i 15mila ma non arrivano a 28mila e il 6 per mille a chi sta sopra quest’ultima soglia. Continua a leggere

Il socio della piccola Srl paga l’Irpef sugli utili extrabilancio

È legittima la presunzione di attribuzione pro quota, anche se la compagine ha fatto il condono tombale
Nella sentenza 10270 del 10 maggio, la Corte di cassazione ha stabilito che il socio della Srl a carattere familiare paga l’Irpef sugli utili extrabilancio dell’azienda, anche se questa ha aderito al condono tombale e l’ufficio non ha Continua a leggere

Addizionale Comunale Irpef bloccato fino al 7 giugno 2011

Niente introduzione o aumento dell’addizione Irpef prima del 7 giugno, data entro la quale è atteso il regolamento che disciplinerà la graduale rimozione del “blocco” della sospensione del potere di istituire o rialzare l’Addirpef da parte degli enti locali, come indicato nell’articolo 5, del decreto legislativo 23/2011 sul federalismo fiscale municipale.
 
Il chiarimento nella risoluzione 1/2011 del dipartimento delle Finanze, pubblicata il 2 maggio. Il Df, rispondendo a un Comune, precisa che il Dlgs 23/2011 dà 60 giorni di tempo al Mef (dall’entrata in vigore dello stesso decreto e cioè dal 7 aprile) per mettere a punto modalità e tempi della “parziale” rimozione dello stop a nuovi tributi o maggiorazioni introdotto dal Dl 93/2008, più volte confermato da altri provvedimenti legislativi e, infine, ribadito dalla legge di stabilità 2011 (articolo 1, comma 123, legge 220/2010). Continua a leggere

Compensi super: Addizionali al 10%

Addizionale del 10% sugli emolumenti variabili che eccedono il triplo di quelli fissi. I sostituti d’imposta, che non abbiano operato le ritenute a titolo di addizionale al momento dell’erogazione di bonus e stock options, possono provvedervi in sede di conguaglio senza applicazione di sanzioni, in ossequio al principio previsto dallo Statuto del contribuente (articolo 10, comma 3, legge 212/2000).
E’ l’ulteriore precisazione, fornita dalla risoluzione n. 31/E dell’11 marzo 2011, sulle ritenute previste per i compensi "super".

Al riguardo l’Agenzia aveva già chiarito (circolare 4/E del 2011) che se il sostituto d’imposta non è in grado di sapere, al momento della retribuzione, se sia stata superata o meno la soglia che fa scattare l’aliquota extra, può applicare l’addizionale in sede di conguaglio. Continua a leggere

Acconti d’imposta per il 2010: casse aperte fino al 30 novembre

L’appuntamento è con il secondo anticipo dell’anno che, a differenza del primo, non può essere rateizzato
Conto alla rovescia per il pagamento del secondo acconto d’imposta per il 2010, termine ultimo il 30 novembre. Sono chiamate all’adempimento tutte le categorie di contribuenti (persone fisiche, società di persone ed equiparate e soggetti Ires), anche se con alcune differenze relative sia alla misura dell’acconto sia alle modalità di versamento dello stesso.
In merito a queste ultime, tenuto conto del "denominatore" comune, costituito dall’F24, l’unica diversità riguarda le procedure di presentazione del modello, Continua a leggere

Pensione con Irpef in eccesso: come si calcola il rimborso

Chi non ha corretto in tempo la dichiarazione può comunque chiedere la “resa” dell’indebito. Tempo 4 anni
Il contribuente che ha inconsapevolmente scontato un’Irpef più "pesante" a causa di un prelievo impreciso, cioè effettuato sull’intero importo percepito come pensione integrativa, anziché sull’87,5%, può chiedere il rimborso dell’indebito, anche se fuori tempo massimo per presentare una dichiarazione correttiva a suo favore.
Dal canto suo, l’ufficio finanziario, che riceve l’istanza di rimborso, non si limita a calcolare l’esatta somma da restituire sulla base delle errate ritenute operate a monte dal sostituto d’imposta, bensì si muove in un contesto più generale, andando a riliquidare il reddito complessivo di ciascun anno in cui le ritenute sono state effettuate in misura superiore a quella prevista Continua a leggere

In scadenza il pagamento del saldo e del primo acconto IRPEF

Ancora fino al 16 luglio i contribuenti possono pagare le imposte da Unico con un piccolo sovrapprezzo
Ormai dietro l’angolo l’ultimo giorno utile per pagare, con la maggiorazione dello 0,40%, il saldo relativo ai redditi 2009 e il primo acconto 2010 (o la prima rata se si è optato per la rateizzazione), così come risulta dal modello Unico e dalla dichiarazione Irap 2010. Interessati alla scadenza del 16 luglio i contribuenti che hanno saltato l’appuntamento del 16 giugno.
Si tratta, in particolare, di persone fisiche, società semplici, società di persone e di soggetti equiparati cui non si applicano gli studi di settore e che non partecipano ad associazioni, società e imprese ad essi sottoposti. Quest’ultimi, hanno tempo fino al 5 agosto per effettuare il versamento mancato applicando la stessa maggiorazione.
Il 16 luglio è anche l’ultimo giorno utile per pagare, Continua a leggere

Le regole per il versamento dell’acconto IRPEF

Vista la prossima scadenza della presentazione delle dichiarazioni dei redditi, riteniamo opportuno ripercorrere le regole generali per il versamento o meno degli acconti IRPEF.
I contribuenti che nel 2010 presentano il modello Unico Persone Fisiche devono controllare, nel quadro RN, l’importo indicato nel rigo RN31 “DIFFERENZA” per stabilire se è dovuto o meno l’acconto IRPEF.

La regola generale prevede che l’acconto non è dovuto se tale importo non supera 51,65 euro. Considerato che tutti gli importi indicati in dichiarazione sono espressi in unità di euro, in realtà, l’acconto non risulta dovuto quando l’importo del rigo RN31 risulta inferiore ad euro 52. Continua a leggere

Scelta sul web della destinazione del 5 e 8 per mille

In rete, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il software Scelte 2010, che permette ai contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi di compilare il modello relativo alla scelta del cinque e dell’otto per mille della propria Irpef e creare il relativo file da inviare telematicamente all’Amministrazione finanziaria.

Grande novità: da quest’anno si può utilizzare l’applicazione direttamente dal web. Basta solo un click, quindi, per poter avere sempre la versione più recente, senza avviare complesse procedure di installazione e aggiornamento. Dopo l’avvio, infatti, il programma Scelte 2010 si connette direttamente al server Web per verificare la disponibilità della versione più "fresca" e procedere, in automatico, all’eventuale aggiornamento. Continua a leggere

Gli scaglioni delle aliquote IRPEF dell’anno 2010

Per il 2010 permangono le Aliquote Irpef 2009 nonostante i proclami di Berlusconi sull’introduzione di due sole aliquote: rispettivamente del 23 per cento per chi guadagna meno di 100 mila euro lordi l’anno e una al 33, per chi guadagna oltre.

Ecco quindi tutti gli scaglioni di reddito e le aliquote corrispondenti per la dichiarazione dei redditi 2010 :

Redditi da 0 a 15.000 euro aliquota del 23%
Redditi da 15.000,01 a 28.000 euro aliquota del 27%
Redditi da 28.000,01 a 55.000 euro aliquota del 38%
Redditi da 55.000,01 a 75.000 euro aliquota del 41%
Redditi oltre 75.000 euro aliquota del 43%
Dal modello di istruzioni del 730 2009 si deduce la tabella seguente per il calcolo dell’Irpef lordo che aiuta molto: Continua a leggere