Avvisi bonari per i proprietari dei fabbricati rurali non ancora dichiarati al catasto edilizio urbano. Con un comunicato stampa, ieri l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’invio di oltre un milione di avvisi bonari per permettere agli intestatari catastali di questi immobili di regolarizzare la propria posizione.
I titolari di diritti reali sui fabbricati che possiedono i requisiti di ruralità avevano l’obbligo di dichiararli al Catasto Edilizio Urbano entro il 30 novembre 2012, mentre per i fabbricati che possedevano in passato i requisiti di ruralità, successivamente persi, la dichiarazione in catasto andava presentata entro 30 giorni dalla data di perdita dei requisiti. Continua a leggere

La prima rata delle tasse sulla casa Imu e Tasi 2015 scade il prossimo 16 giugno, ma pagarle oltre che poco piacevole resterà sempre complicato come lo è stato negli ultimi anni: i Comuni non spediranno neanche i bollettini precompilati, a meno che il contribuente non ne faccia esplicita richiesta. Quindi la maggioranza degli italiani proprietari di immobili sarà di nuovo alle prese con calcolatrici, bollettini da riempire e conguagli da evitare. L’unico compromesso raggiunto è appunto quello del bollettino precompilato, che i Comuni sono tenuti a spedire a casa dei cittadini che ne facciano richiesti.
Un contribuente su cinque non ha pagato l‘Imu-Tasi nel 2014. La tassa sulla casa è stata evasa dal 20% di chi doveva pagarla. Sono i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento delle finanze del ministero del Tesoro, secondo i quali nel 2014 è calato del 12,6% il gettito Tasi-Imu sull’abitazione principale (3,5 miliardi) a fronte di un gettito Imu 2012 di circa 4 miliardi. In media i proprietari di prima casa hanno pagato 204 euro nel 2014 contro i 227 del 2012. E, stando ai dati raccolti nel 2012 da Tesoro ed Agenzia Entrate sul patrimonio immobiliare, tre famiglie su quattro in Italia risiedono in case