Meno compensazioni I.V.A. nel primo trimestre 2010

Segno positivo per Iva e Ire; diminuiscono le compensazioni di crediti relative all’imposta sul valore aggiunto, aumentano i ruoli incassati. Questi i dati più interessanti emersi dal Rapporto sulle entrate tributarie relativo al trimestre gennaio-marzo 2010 elaborato dal dipartimento delle Finanze e da quello della Ragioneria generale dello Stato.

L’imposta sul valore aggiunto segna un incremento di 172 milioni di euro (+0,8%) rispetto allo spesso periodo del 2009. Ma non è solo l’Iva a mostrare una crescita: ad aumentare è anche e soprattutto l’Ire (+572 milioni di euro, pari a +1,4%). Segnali più che positivi nell’ambito di una leggera flessione generale delle entrate tributarie del Bilancio dello Stato (-1,3%), con una perdita di 1.130 milioni di euro rispetto al trimestre 2009. A incidere, il calo delle entrate provenienti dall’imposta sostituiva su interessi e altri redditi da capitale, causato da un minor versamento previsto a saldo registrato a febbraio 2010, dovuto alla riduzione dei tassi d’interesse nel 2009.

Novità rilevanti dalle compensazioni Iva che registrano un forte calo: 4.779 mln di euro contro gli 8.897 dello scorso anno, con una diminuzione del 46,3%. Ciò è dovuto alle novità introdotte dall’articolo 10 del Dl 78/2009 secondo il quale, dal 1° gennaio 2010, le compensazioni per importi superiori a 10mila euro riferite a crediti Iva annuali del 2009 o a crediti trimestrali del 2010, possono essere effettuate dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell’istanza infrannuale da cui emerge il credito.
Ottimi risultati anche dai ruoli incassati, che, con 1.181 milioni di euro, aumentano del 33% rispetto all’anno scorso, "arricchendosi" di 293 mln.
Risultati quasi analoghi al trimestre del 2009 per le entrate tributarie degli enti territoriali, con una leggera diminuzione rispetto all’anno scorso: 82 milioni di euro in meno (-1,7%).

Gli incassi dello Stato ammontano a 79.655 milioni di euro, con una leggera diminuzione di 1.341 milioni di euro (-1,7%). Ma il risultato deriva in massima parte da un fattore meramente contabile, per la presenza nei numeri relativi a gennaio 2009 del versamento in conto residui di somme accertate nei mesi precedenti, ma non incassate. Ciò non si è verificato nel gennaio 2010. "Al netto di questo elemento di natura contabile il gettito registrato nel periodo gennaio-marzo 2010 è in linea con quello dello stesso periodo del 2009", evidenzia il Rapporto.

Segno più per le entrate targate Inps e Inpdap. Se il gettito contributivo evidenzia in totale una lieve riduzione (-0,6%), i contributi Inps registrano invece un incremento di 210 milioni (+0,6%) frutto dell’aumento del recupero crediti, in via diretta e tramite concessionari. I contributi Inpdap, infine, registrano un incremento di 1,4% (+162 mln di euro).

Fonte: r.fo. da nuovofiscooggi.it
 
 

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