Lotta all’evasione internazionale, nel mirino banche nazionali

Sotto la lente del Fisco anche movimentazioni finanziarie illecite verso la Repubblica di San Marino

Continua la lotta all’evasione fiscale internazionale. Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno sottoposto a controllo 16 banche (per un totale di 78 filiali) e 2 fiduciarie italiane con sedi in sei regioni del centro-nord (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio).
Gli intermediari nazionali coinvolti nel blitz erano già stati individuati nell’ambito di indagini sulle frodi Iva "carosello" perché utilizzati da contribuenti italiani per movimentazioni finanziarie illecite destinate alla Repubblica di San Marino.

L’attuale blitz ha l’obiettivo di verificare il rispetto da parte degli intermediari degli obblighi di comunicazione all’Archivio dei rapporti finanziari.
In Italia, infatti, circa 13mila soggetti tra banche, Poste italiane Spa, intermediari finanziari, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio, società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario (anche filiali estere di operatori italiani e italiane di operatori esteri) hanno l’obbligo di comunicare all’Archivio dei rapporti finanziari mensilmente e per via telematica le informazioni riguardanti: 

  • i rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, a partire dalla data del 1° gennaio 2005;
  • le operazioni "extra-conto", cioè effettuate al di fuori di un rapporto continuativo (escluse quelle relative ai versamento tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 euro); 
  • i rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe).

Ogni omessa comunicazione "costa" agli intermediari sanzioni da 2.065 euro fino a 20.650 euro.

Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, inoltre, tramite le indagini in corso, potranno acquisire eventuali informazioni utili per successivi controlli finalizzati a contrastare l’esportazione illecita all’estero di capitali.
Fonte : FiscoOggi

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