La Commissione Ue ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea per non aver ancora recuperato tutti gli aiuti concessi alle imprese nel 2004 sotto forma di sconti fiscali per chi investiva all’estero.
Il 14 dicembre del 2004, ricorda un comunicato, l’esecutivo comunitario aveva dichiarato incompatibili con le norme europee sugli aiuti di Stato il collegato alla Finanziaria di quell’anno con cui si garantivano speciali riduzioni della base imponibile alle imprese che investivano in prodotti all’estero, allo scopo di migliorare la posizione commerciale delle aziende italiane sui mercati stranieri. Bruxelles aveva quindi chiesto di recuperare gli aiuti di stato illegali e le autorita’ italiane hanno trasmesso le ingiunzioni di recupero a tutti i beneficiari degli sconti fiscali. Solo una parte dei soldi pero’ e’ stata recuperata e tutte le ingiunzioni di pagamento, prosegue la nota, sono state impugnate e in parecchi casi i giudici nazionali hanno deciso di sospendere l’esecuzione.
Per questo motivo la Commissione ha concluso che "le misure adottate dalle autorita’ italiane non sono state abbastanza efficaci per garantire l’osservanza della decisione negativa emessa nella fattispecie".
(MF-DJ)
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