L’aumento delle retribuzioni è solo un illusione statistica

Le retribuzioni di fatto sono cresciute nel primo trimestre del 2010 del 3,6% sul primo trimestre del 2009 e dello 0,7% sul trimestre precedente. Lo comunica l’Istat ricordando che nel primo trimestre di quest’anno il tasso di inflazione riferito all’intera collettività è stato pari all’1,3%. L’aumento rispetto al trimestre precedente è stato dello 0,7% nell’industria e dello 0,5% nei servizi. Mentre l’aumento su base annua delle retribuzioni di fatto è dovuto al +4,1% registrato nell’industria e al 3,2% segnato nei servizi.

A far lievitare in modo considerevole il dato medio sulle retribuzioni non sono stati però aumenti di stipendio, piuttosto, nel settore industriale, spiega l’Istat, "l’erogazione di consistenti incentivi all’esodo in alcune grandi aziende". In particolare, si tratta di aziende del settore ‘estrazione di minerali da cave e da miniere’, e l’aumento trimestrale delle retribuzioni dovuto agli incentivi è stato del 15%. All’opposto, si è registrata però una variazione tendenziale negativa nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (-2,5%) dovuta alla riduzione, rispetto a un anno prima, della stessa componente degli incentivi all’esodo.

Per quanto riguarda il terziario, la crescita su base annua più elevata si è verificata nel comparto delle attività finanziarie e assicurative (+5,8%). Inoltre, fa sapere sempre l’Istat, gli oneri sociali per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno hanno registrato un aumento tendenziale nel primo trimestre 2010 pari al 3,4%, mentre su base mensile la crescita è stata dello 0,5%. Quanto ai costi del lavoro, per Ula, il rialzo è stato del 3,6% sul primo trimestre 2009 e dello 0,7% sul trimestre precedente.

Eurostat comunica intanto che la produzione industriale nell’Eurozona cresce oltre le attese ad aprile: a livello congiunturale si è registrato un +0,8% (la stima era di un +0,5%) mentre a livello tendenziale ha segnato un +9,5% (stima +8,7%). A livello congiunturale, il dato italiano è migliore di quello europeo: l’aumento dell’1% è superiore al -0,4% della Francia e al +0,8% della Germania. Ma a livello tendenziale nel nostro paese la crescita è stata pari a +7,8%, inferiore ai due paesi europei (Germania +13,9%, Francia +9%).

Fonte: Repubblica Affari&Finanza

 

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