Possono partire le richieste per accedere al credito d’imposta a favore delle imprese che promuovono i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero. Con il codice tributo 6825, istituito con la risoluzione n. 30/E del 22 aprile, infatti, le imprese italiane del settore agroalimentare, che realizzano investimenti finalizzati a incentivare l’acquisto oltreconfine dei prodotti nostrani di qualità, possono in concreto fruire del credito d’imposta, nella misura del 50% delle spese sostenute per la sponsorizzazione. È agevolabile l’importo eccedente la media degli investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti.
Lo sconto, previsto nei commi da 1088 a 1090 dell’unico articolo della Finanziaria per il 2007 (legge 296/2006), interessa le aziende produttrici di determinati alimenti come pesci, crostacei, latte, uova, legumi, ortaggi, eccetera (tutti compresi nell’allegato I del trattato istitutivo della Comunità europea) e le piccole e medie imprese che realizzano prodotti non elencati nel suddetto allegato, anche se organizzate in cooperative agricole o consorzi. Non interessa, invece, chi promuove uno specifico marchio commerciale o direttamente un’azienda.
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