Entrate tributarie in crescita negli ultimi mesi

Ancora in discesa la flessione delle entrate tributarie 2010 se confrontate con gli incassi 2009. Nel periodo gennaio/maggio la diminuzione è stata infatti dello 0,9% rispetto all’1,2% del quadrimestre gennaio/aprile. In crescita Ire, Iva, incassi da ruoli; tornano a salire anche le entrate da imposte su giochi e tabacchi.
Numeri e dettaglio della situazione nel Rapporto sull’andamento delle entrate tributarie e contributive del mese di maggio 2010, disponibile sul sito del dipartimento delle Finanze, insieme al Bollettino delle entrate tributarie e alla Nota tecnica che analizza gli aspetti principali del documento.
 
Continua a essere decisamente positivo il dato relativo all’attività di accertamento e controllo. Dai ruoli derivanti dalla lotta all’evasione svolta dall’Amministrazione entrano, nelle casse dello Stato, nei primi cinque mesi del 2010, 1.946 milioni di euro, con una variazione in positivo di 328 milioni di euro (+20,3%) rispetto al 2009.
Sempre in ambito fiscale, da record il valore registrato sul fronte delle compensazioni, diminuite del 40%. La flessione è sicuramente dovuta, almeno in parte, alle misure di controllo preventivo introdotte per arginare il fenomeno delle compensazioni indebite, misure che hanno probabilmente persuaso molti contribuenti a verificare con più attenzione il diritto al recupero delle imposte mediante tale istituto.
 
Il gettito delle imposte dirette registra ancora un segno più per l’Ire, che sale del 2,1% (+1.310 milioni di euro), grazie soprattutto alle ritenute effettuate e ai rinnovi contrattuali del settore pubblico stipulati nel 2009.
Segno contrario per l’Ires (considerato il periodo di riferimento, si riferisce esclusivamente al gettito derivante dal secondo acconto versato dalle imprese con esercizio a cavallo dell’anno solare), che presenta un lieve calo; dato di scarsa rilevanza, però, sottolineano dal Dipartimento, sul totale delle entrate.
 
Guadagnano posizioni le imposte indirette, con incassi che aumentano del 2,2% per quanto riguarda l’Iva. Il risultato è dovuto principalmente all’imposta sulle importazioni (+24,1%) e, in tale ambito, soprattutto, all’aumento del prezzo del petrolio.
Variazione positiva, rispetto al 2009, anche per i tributi sulle transazioni, e cioè per imposte di registro, bollo, ipotecaria, diritti catastali e di scritturato, che hanno fatto un salto in avanti del 3,8%.
 
Ancora correzioni al ribasso, invece, per l’imposta sostitutiva sui redditi e per le ritenute su interessi, premi e altri redditi da capitale, corrisposti da aziende e banche, calcolati su basi imponibili relative ad anni passati e quindi non riferibili alla situazione attuale.
Stessa evoluzione per le imposte di fabbricazione sugli oli minerali e per l’imposta di consumo sul gas metano, riferibili ai consumi dello scorso anno.
 
Inversione di marcia per giochi, tabacchi, successioni e donazioni, le cui entrate avevano registrato, nei mesi scorsi, una flessione rispetto al 2009 e che nel periodo gennaio/maggio hanno invece evidenziato un incremento dello 0,2 per cento.
Fonte: Anna Maria Badiali da nuovofiscooggi.it
 
 

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