Il nuovo decreto fiscale per il 2025 introduce importanti modifiche che interessano un’ampia platea di soggetti, dai professionisti alle imprese, dagli enti del terzo settore alle pubbliche amministrazioni. Le sedici disposizioni contenute nel provvedimento ridisegnano alcuni aspetti fondamentali del sistema tributario italiano.
Nuove Regole per Lavoratori Dipendenti e Autonomi
Una delle innovazioni più significative riguarda il trattamento fiscale delle spese professionali. Per i lavoratori autonomi, la deducibilità delle spese di trasferta diventa ora condizionata all’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili quando sostenute in territorio italiano. Tale obbligo non si applica invece alle trasferte all’estero, dove rimane la possibilità di dedurre anche spese pagate in contanti.
Le spese di rappresentanza seguono un regime ancora più rigoroso, richiedendo pagamenti tracciabili sia in Italia che all’estero, allineandosi così al trattamento previsto per le imprese.
Sul fronte dei rimborsi spese, il decreto introduce una novità importante: i rimborsi per vitto, alloggio, viaggio e trasporto sostenuti in Italia concorrono alla formazione del reddito imponibile se non supportati da pagamenti tracciabili.
Riclassificazione dei Redditi Finanziari
Il decreto opera una rilevante riclassificazione dei proventi finanziari percepiti nell’esercizio di arti e professioni. Gli interessi e altri proventi finanziari non saranno più considerati redditi di lavoro autonomo, ma redditi di capitale, con evidenti implicazioni sul regime fiscale applicabile.
Analogamente, le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni in società artistiche o professionali vengono riqualificate come redditi diversi, modificando l’approccio fiscale a queste operazioni.
Semplificazione del Regime delle Perdite Fiscali
Il decreto introduce significative semplificazioni nel calcolo delle perdite riportabili nelle operazioni straordinarie. Il nuovo criterio elimina il complesso riferimento al valore economico del patrimonio netto, sostituendolo con un parametro più diretto basato sul doppio dei conferimenti e versamenti effettuati negli ultimi 24 mesi.
Questa modifica si applica alle fusioni, alle operazioni di conferimento e alle scissioni, rendendo più prevedibile e gestibile la pianificazione fiscale di queste operazioni strategiche.
Modifiche alle Deduzioni per Nuove Assunzioni
Per quanto riguarda gli incentivi all’occupazione, viene eliminato il riferimento alle società collegate nel calcolo dell’incremento occupazionale. Questa modifica, applicabile dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023, richiede alle imprese di rivedere le proprie strategie di pianificazione per gli incentivi all’assunzione.
Aggiornamenti IVA e Fiscalità Indiretta
Sul fronte dell’IVA, il decreto amplia l’applicazione del reverse charge ai settori della logistica e del trasporto merci, eliminando il requisito della prevalenza della manodopera. Tuttavia, questa modifica rimane subordinata all’approvazione dell’Unione Europea.
Per le società quotate nel FTSE-MIB, viene invece eliminata l’applicazione dello split payment a partire dal 1° luglio 2025, semplificando gli adempimenti per questi soggetti.
Flessibilità per Comuni e Contribuenti ISA
Il decreto introduce una sanatoria temporanea per i Comuni che non hanno rispettato le scadenze per l’approvazione delle aliquote IMU, concedendo tempo fino al 15 settembre 2025 per regolarizzare la situazione attraverso il portale del federalismo fiscale.
Per i contribuenti in regime ISA e forfetario, viene posticipato il termine per i versamenti del primo acconto 2025 e del saldo 2024 dal 30 giugno al 21 luglio 2025, con possibilità di ulteriore differimento al 20 agosto con maggiorazione dello 0,4%.
Novità per il Terzo Settore
Significative le modifiche per gli enti del terzo settore e le imprese sociali. Il regime fiscale agevolato si applicherà agli enti iscritti nel RUNTS a partire dal 1° gennaio 2026, mentre vengono semplificate le procedure autorizzative con la Commissione Europea.
Termini di Presentazione Estesi
Il decreto interviene anche sui termini di presentazione delle dichiarazioni 2024, considerando tempestive quelle presentate entro l’8 novembre 2024, anziché il termine originario del 31 ottobre.
Allineamento agli Standard Internazionali
Le modifiche alla disciplina delle società estere controllate (CFC) e ai disallineamenti da ibridi rappresentano un importante passo verso l’allineamento della normativa italiana agli standard internazionali di tassazione minima globale, con scadenze unificate al 31 ottobre 2025.
Queste innovazioni richiedono un attento lavoro di adeguamento da parte di professionisti e contribuenti, ma rappresentano anche un’opportunità per semplificare e modernizzare il sistema fiscale italiano, rendendolo più efficiente e conforme agli standard europei.