Criptovalute e fisco: chiarimenti sulla franchigia di 2.000 euro nella dichiarazione dei redditi

Regime fiscale agevolato per le cripto-attività

L’Agenzia delle Entrate ha fornito oggi importanti chiarimenti riguardo al trattamento fiscale delle plusvalenze generate dalle cripto-attività, tema che interessa un numero crescente di contribuenti italiani coinvolti nel mercato delle valute digitali.

Franchigia di 2.000 euro per le plusvalenze

Secondo quanto precisato dall’Amministrazione fiscale, sulle plusvalenze e sugli altri proventi derivanti da operazioni in cripto-attività si applica un’imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota fissa al 26%. Tuttavia, è prevista una significativa agevolazione: una franchigia di 2.000 euro sulla somma complessiva realizzata nell’anno fiscale.

In pratica, solo l’importo eccedente i 2.000 euro è soggetto all’imposta sostitutiva, creando così una fascia di esenzione che favorisce i piccoli investitori nel settore delle valute digitali.

Esempio pratico di applicazione della franchigia

Per comprendere meglio il meccanismo, è utile considerare il seguente esempio pratico:

Un contribuente che nel 2024 ha realizzato plusvalenze e altri proventi da cripto-attività per un valore complessivo di 2.500 euro dovrà calcolare l’imposta sostitutiva del 26% non sull’intero importo, ma solo su 500 euro (la differenza tra il totale di 2.500 euro e la franchigia di 2.000 euro).

Nella pratica, questo si traduce compilando l’apposita sezione del quadro T del modello 730/2025 oppure del quadro RT del Modello Redditi 2025 PF, indicando come base imponibile solo l’importo eccedente la franchigia.

Possibilità di rimborso per chi non ha applicato la franchigia nel 2024

Una novità particolarmente rilevante riguarda i contribuenti che nella dichiarazione dei redditi 2024 (relativa all’anno d’imposta 2023) non hanno applicato la franchigia di 2.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha confermato che in questo caso è possibile richiedere il rimborso della maggiore imposta sostitutiva versata. Si tratta di un’opportunità importante per recuperare somme eventualmente pagate in eccesso, specialmente per chi ha dichiarato plusvalenze di importo contenuto.

Dove trovare le informazioni ufficiali

Questi chiarimenti sono stati pubblicati oggi, 30 aprile 2025, sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata alle FAQ (domande frequenti) relative sia al modello 730/2025 che al modello Redditi 2025.

Conclusioni

Il regime fiscale delle cripto-attività continua a evolversi, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra la necessità di tassazione e l’esigenza di non penalizzare eccessivamente un settore in rapida espansione. La franchigia di 2.000 euro rappresenta un’importante agevolazione, soprattutto per i piccoli investitori che operano occasionalmente nel mercato delle valute digitali.

Si consiglia ai contribuenti interessati di verificare attentamente la propria posizione fiscale e, se necessario, di consultare un professionista per valutare la possibilità di richiedere rimborsi per imposte versate in eccesso negli anni precedenti.