Canone RAI dilazionabile a richiesta del pensionato

I pensionati Inpdap che vogliono chiedere all’istituto di previdenza dei dipendenti della Pa di rateizzare il pagamento del canone annuale Rai per il 2011 tramite trattenute sull’assegno mensile (massimo11 rate, senza interessi) devono presentare la domanda all’ente, in qualità di sostituto di imposta, entro il 15 novembre. A indicare questa scadenza è lo stesso Inpdap nella nota 49/2010. La possibilità di pagare il canone tramite l’applicazione di rate sulla pensione, che è prevista dalla legge 122/2010 (di conversione del Dl 78) e riguarda tutti gli enti previdenziali, è rivolta ai pensionati titolari di un reddito da pensione che non supera i 18mila euro. Le ritenute saranno effettuate a partire da gennaio dell’anno prossimo. L’ultima rata sarà a novembre. L’Inpdap dovrà comunicare al pensionato, entro il 15 gennaio 2011, l’accoglimento o il rigetto della richiesta, che scatta se non è rispettato uno di questi requisiti: possesso di un abbonamento alla televisione; trattamento pensionistico in essere alla data della scadenza per la presentazione della domanda e, appunto, disponibilità di un reddito complessivo da pensione di importo pari o inferiore a 18mila euro (il limite è riferito all’anno precedente a quello della richiesta). Se il richiedente è titolare di più trattamenti pensionistici, può presentare la domanda a uno degli enti previdenziali erogatori. Se il trattamento pensionistico è cessato o la rateizzazione non è terminata entro novembre l’Inpdap comunicherà al pensionato o ai suoi eredi l’importo delle rate trattenute fino al momento della cessazione e l’eventuale importo residuo (l’interessato riceverà dall’Agenzia delle Entrate una comunicazione con le modalità per pagare la quote rimanente). L’lnpdap certificherà al pensionato, in sede di invio del Cud, che è stato assolto il pagamento del canone.

Fonte: An.C. da Il Sole 24 Ore di venerdì 15 ottobre 2010, pagina 34

 

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