Befera: Ristrutturare l’Anagrafe tributaria

L’impatto del decentramento sul sistema operativo dell’Anagrafe tributaria e la necessaria evoluzione
Una new generation di servizi all’alba dell’attuazione del federalismo fiscale: progressiva integrazione in rete di dati univoci e di qualità. Questa la linea d’azione a cui deve ispirarsi l’evoluzione del sistema operativo dell’Anagrafe tributaria, in vista del decentramento del prelievo fiscale, esposta dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso dell’audizione tenutasi questa mattina presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.

Tre i principi fondamentali che devono ispirare il profondo cambiamento in atto: la consapevolezza che ciascuna Amministrazione è parte di un sistema unitario e integrato e solo la cooperazione … può migliorare la qualità dei servizi ed eliminare eventuali diseconomie; la capacità di utilizzare l’innovazione come risorsa strategica…; la possibilità di rendere evidenti i benefici del cambiamento a cittadini e imprese attraverso un complessivo miglioramento dei servizi.
Questo scenario presuppone un adeguamento, nel rispetto del codice della privacy, dell’Anagrafe tributaria, centro di raccolta e smistamento di informazioni mirate all’effettive esigenze dei destinatari, caratterizzate, quindi, da unicità, qualità e affidabilità.

In quest’ottica, l’Agenzia delle Entrate ha già messo in campo, in collaborazione con Sogei, un processo di adeguamento al modello del Sistema pubblico di connettività e cooperazione (Spc-SpCoop), che consente di gestire una grande quantità di dati, di porre su un piano di uguaglianza le singole amministrazioni che dialogano tra loro, di individuare le responsabilità di chi svolge il procedimento amministrativo, di lasciare che ogni partner implementi in piena autonomia il sistema salvaguardando il patrimonio applicativo già disponibile, il tutto secondo criteri di economicità ed efficienza.
L’utilizzo di questa nuova generazione di infrastrutture di elaborazione dati supporta gli enti territoriali nell’attività di accertamento per individuare le situazioni a rischio evasione. Regioni e Comuni avranno la possibilità di scegliere "a catalogo" i servizi più idonei allo svolgimento delle proprie attività istituzionali. "In coerenza con tale scenario – ha affermato il direttore – sono in aumento gli accordi con altre Amministrazioni per favorire scambi di dati e di informazioni operative per il contrasto all’evasione fiscale e contributiva (Inps, Inail, Camere di commercio eccetera)".

La ristrutturazione dell’Anagrafe tributaria e la riorganizzazione delle Amministrazioni devono necessariamente camminare di pari passo con l’evoluzione dei servizi ai cittadini e alle imprese.
Il federalismo fiscale, secondo Befera, può infatti rappresentare l’occasione giusta per superare alcune criticità che caratterizzano i rapporti con il contribuente. Attraverso i nuovi processi, si può offrire un messaggio chiaro e univoco, eliminare inutili duplicazioni di dati, in modo da presentare agli utenti un unico interlocutore pubblico.

Nel corso dell’audizione, il direttore ha anche illustrato le scelte strategiche di Equitalia in vista del decentramento dei tributi, come la possibilità per gli enti-clienti di consultare on line i dati sullo stato dei ruoli. Anche la società di riscossione si sta uniformando al modello di interoperabilità Spc-SpCoop, che prevede un dialogo diretto con gli enti impositori per affidare carichi, inviare provvedimenti e acquisire riscontri.
Grandi passi avanti sono stati fatti sul fronte del rapporto con i cittadini che già da luglio 2009 possono accedere via web al proprio estratto conto di Equitalia attraverso un sistema di credenziali integrato (Agenzia delle Entrate, Inps, Carta nazionale dei servizi).

 
Fonte: Nuovofiscooggi.it
 
 

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