Accertamenti bancari: stop presunzione legale su accrediti per professionisti

L’emendamento al Decreto fiscale 193/2016, all’interno del pacchetto semplificazioni, prevede l’abolizione della presunzione legale che gli accrediti sui conti bancari non giustificati dei professionisti siano compensi evasi e l’applicazione della presunzione legale relativa ai prelevamenti delle imprese ai soli importi superiori a 1.000 euro giornalieri e 5.000 euro mensili, avente lo scopo di arginare il “fenomeno del nero” e dell’evasione fiscale.

La presunzione sui prelevamenti è ancora vigente per le imprese, solo per i prelievi che superano gli importi sopra indicati, ma la sua applicazione risulta problematica, in quanto trasforma costi in ricavi senza consentire il riconoscimento dei primi (tranne che in sede di accertamento induttivo) e costringe i contribuenti a fornire la prova della destinazione di somme solitamente relative a un gran numero di operazioni.

Si ritiene comunque possibile fornire la prova contraria dimostrando la loro coerenza con il tenore di vita rapportato al volume d’affari dichiarato (circolare 32/E/2006).

Fonte: Il Sole 24 Ore

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