Archivi tag: Pressione Fiscale

Il prof di tasse e austerità ora ci regala le perle anti crisi

Un nuovo grillo parlante ha alzato la testa nel Paese con 60 milioni di commissari tecnici. Tra gli insetti loquaci, questa è una specie particolare: quella di chi sapeva tutto ma non ha fatto niente. Ora Mario Monti predica bene ma ha razzolato malissimo. Ha imposto un’austerità targata Merkel, ha taglieggiato i proprietari di case, ha creato dal nulla – lui che si ritiene un Padreterno – la categoria degli esodati, ha curato più gli interessi di Bruxelles e Berlino che quelli di Roma. Continua a leggere

Il fisco svuota la busta paga. L’Italia è fra i più tartassati nell’OCSE

La pressione fiscale è arrivata a livelli insostenibili in Italia, che risulta fra i Paesi più tassati d’Europa. Lo rivela il rapporto Tax Wage 2014 dell’OCSE, che misura l’importo delle tasse in circa la metà dello stipendio lordo. Secondo il rapporto, il cosiddetto cuneo fiscale per un lavoratore dipendente single (esempio di base) ha raggiunto il 48,2% nel 2014, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2013. Il dato supera ampiamente la media OCSE che è pari al 36% e si conferma anche fra i più alti in Europa. L’Italia è solo sesta per quanto concerne la tipologia di base, superata dal Belgio (55,6%), dall’Austria (49,4%), dalla Germania (49,3%), dall’Ungheria (49%) e dalla Francia (48,4%), Continua a leggere

Aumenti Autostrade 2015: si parla di rincari del 9% in più, tutte le info

Ancora cambiamenti e novità nel nostro Paese, con il nuovo anno dovremo fare i conti con il Fisco, che a quanto pare sarà oneroso per tutti i cittadini, orami quasi rassegnati dai soliti aumenti che l’Italia è solita annunciare. Nuovi aumenti anche per quanto riguarda la revisione auto, infatti, dall’1 di gennaio 2015 entreranno in vigore nuove normative e nuove tariffe. Ma rimanendo Continua a leggere »

Fisco 2015, in arrivo 730 precompilato con Pin

Ancora Tasi e Imu ma 730 precompilato e bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il 2015 fiscale per la famiglie italiane è atteso come un anno di grandi novità, senza dimenticare gli 80 euo confermati ai lavoratori dipendenti a basso reddito. Abbandonata l’idea della Local tax per accorpare Tasi e Imu l’aspetto più rilevante per il nuovo anno riguarda il 730 precompilato, in arrivo entro il 15 aprile. Ma attenzione: per utilizzare il nuovo modulo è necessaria un’apposita password personale: Continua a leggere »

Casa, risparmio e pensioni ecco i bancomat del governo

Renzi, come tutti i premier che lo hanno preceduto ha un’idea fissa: le tasse. E ha una priorità assoluta: abbassarle. Appena si è insediato ha annunciato che avrebbe abbassato la pressione fiscale e dopo il varo della legge di Stabilità ha detto soddisfatto che questa manovra avrebbe portato meno tasse e più lavoro. Sul secondo punto concediamo il beneficio del dubbio e vediamo come evolverà il mercato del lavoro nei prossimi dodici mesi. Continua a leggere »

Altro che tagli, tasse per 50 miliardi

«Questo Paese svolta in maniera definitiva dal punto di vista della pressione fiscale». Lo ha detto ieri il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, probabilmente nel tentativo di rassicurare contribuenti sempre più dubbiosi. Lo ha ribadito in serata dagli studi di Che tempo che fa il premier Renzi, rincarando la dose: «Con la legge di stabilità la pressione fiscale non è invariata, è diminuita», ha detto. Ma lo scetticismo sulla legge di Stabilità è del tutto fondato. Alimentato, più che da retroscena di gufi militanti, Continua a leggere »

Siamo tra i Paesi OCSE con la pressione fiscale più alta (e aumenterà ancora)

L’OCSE registra un calo della pressione fiscale dello 0,1%, ma i dati si riferiscono al 2013, cioè prima dell’arrivo di Matteo Renzi alla guida del Paese, che quindi non si potrà vantare di questo minuscolo risultato. Possiamo tranquillamente dire che la pressione fiscale è rimasta stabile e purtroppo è ancora troppo alta, peggio di noi solo: Danimarca (48,6%), Francia (45%), Belgio (44,6%), Finlandia (44%) e Svezia (42,8%). Al sesto posto c’è l’Italia col 42,6%.  Continua a leggere »