Sul sito dell’Agenzia delle Entrate le istruzioni degli Studi di settore relativi al 2011

Sul web la prima bozza di istruzioni per la compilazione dei modelli di comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore per il periodo d’imposta 2011.
Il modello costituisce parte integrante di Unico 2012 e contribuenti tenuti alla presentazione devono barrare la casella “Studi di settore” situata sulla prima pagina di Unico 2012 e inviarlo telematicamente all’Agenzia delle Entrate insieme a Unico.
 
Gli studi di settore, elaborati mediante analisi economiche e tecniche statistico-matematiche, consentono di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente.
Si applicano agli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo che svolgono, come “attività prevalente” un’attività per la quale risulta approvato un apposito studio di settore e che non presentano una causa di esclusione o di inapplicabilità. Vengono, inoltre, utilizzati dall’Amministrazione finanziaria in fase di controllo delle dichiarazioni presentate dai contribuenti.
 
Studi di settore … ma non per tutti
La bozza on line da oggi sul sito dell’Agenzia delle Entrate riporta anche chi è escluso dalla compilazione del modello. In particolare si tratta dei contribuenti che:

  • hanno iniziato la loro attività nel corso del periodo d’imposta
  • hanno cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta (il periodo che precede l’inizio della liquidazione è considerato periodo di cessazione dell’attività)
  • presentano un ammontare di ricavi o compensi dichiarati superiore a 5.164.569 euro ( con alcune specifiche eccezioni che vengono riportate nelle istruzioni di ciascun modello)
  • si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività
  • determinano il reddito con criteri “forfetari”
  • effettuano vendite a domicilio
  • presentano una categoria reddituale diversa da quella prevista nel quadro degli elementi contabili contenuto nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di settore approvato per l’attività esercitata
  • applicano il regime dei “minimi”
  • presentano cause di inapplicabilità indicate nel decreto di approvazione dello specifico studio di settore.

 
Chi presenta il modello
Tenuti alla presentazione del modello sono i soggetti per ii quali si applicano gli studi di settore e anche:

  • i contribuenti che determinano il reddito con criteri “forfetari” che non compilano, però, la parte relativa ai dati contabili (quadro F, se imprese, oppure quadro G, se esercenti arti e professioni)
  • i contribuenti che dichiarano un volume di ricavi o compensi di ammontare superiore a 5.164.569 euro fino a 7.500.000 euro
  • i contribuenti che rientrano nei casi di cessazione dell’attività, di liquidazione ordinaria oppure che si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività.

 
I codici di attività indispensabili per la compilazione
Per procedere alla compilazione del modello occorre riferirsi alla tabella di classificazione delle attività economiche, ATECO 2007, disponibile in formato elettronico sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Per la corretta compilazione dei modelli occorre ricordare che:

  • i contribuenti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare devono comunicare i dati richiesti alla data del 31 dicembre considerando la situazione in essere alla data di9 chiusura del periodo d’imposta
  • i contribuenti che hanno cessato l’attività o risultano, per questo motivo esclusi, devono comunicare i dati con riferimento alla data del 31 dicembre, considerando la situazione esistente alla data di cessazione dell’attività
  • i dati contabili contenuti nei quadri destinati all’indicazione di dati strutturali vanno comunicati senza considerare variazioni fiscali derivanti dall’applicazione di disposizioni tributarie, mentre i dati contabili da indicare F o G e nel quadro X vanno comunicati tenendo conto di eventuali variazioni fiscali determinate dall’applicazione di disposizioni tributarie
  • i contribuenti che nei periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2010 o precedenti, hanno cessato di avvalersi del regime dei “minimi” devono fornire alcuni dati contabili (nei quadri F, G e X) senza tenere conto degli effetti derivanti dal principio di cassa, applicato nei periodi d’imposta precedenti e correlato al predetto regime

 
Per verificare la propria posizione rispetto alle risultanze dell’applicazione degli studi di settore. il contribuente, dopo aver inserito i dati, può avvalersi del software Gerico scaricabile gratuitamente dal sito delle Entrate. L’applicazione fornisce indicazioni riguardanti la congruità dei ricavi e dei compensi dichiarati tenendo conto anche delle risultanze di appositi indicatori di “normalità economica e della coerenza rispetto ad appositi indicatori.

 
Fonte: r.fo. da nuovofiscooggi.it
 
 

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