Rimborsi Iva più semplici e veloci con il conto dal concessionario

La richiesta arriva in Rete insieme alla dichiarazione annuale e la somma, se si vuole, è accreditata in banca
Da quest’anno, le richieste di rimborso Iva viaggiano on line insieme alle dichiarazioni annuali, sia che vengano presentate in forma unificata che autonoma. Il quadro VR, infatti, all’interno dei modelli, ha sostituito l’omonimo e “indipendente” modulo cartaceo che andava presentato al concessionario della riscossione. Inoltre, con la nuova procedura, che semplifica gli adempimenti “burocratici” e accorcia i tempi di incasso, i rimborsi saranno accreditati direttamente sui conti bancari o postali dei contribuenti intestatari di conto fiscale.

Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28 gennaio conclude la fase preparatoria e dà lo start decisivo alla nuova metodologia, definendo le regole che uffici finanziari e concessionari dovranno rispettare, mettendo nero su bianco le modalità e i tempi di erogazione dei rimborsi. Lo stesso documento approva le specifiche tecniche dei flussi telematici per la trasmissione delle informazioni tra Amministrazione e agenti della riscossione.
 
Una casella ad hoc per la scelta
Semplificata al massimo, quindi, la procedura per ottenere il rimborso Iva. La richiesta, come già detto, va presentata insieme alla dichiarazione Iva annuale. Con l’occasione, gli intestatari di conto fiscale, barrando l’apposita casella del quadro VR, possono scegliere di farsi accreditare la somma (entro i limiti previsti) direttamente in banca o alla posta, in base alle coordinate comunicate.
Anche per l’eventuale rettifica dell’importo richiesto, occorre inviare una dichiarazione Iva annuale o unificata integrativa.
 
10 giorni per informare l’agente della riscossione
Il provvedimento dà dieci giorni di tempo, dall’invio della dichiarazione, alle Entrate per comunicare all’agente della riscossione i dati del rimborso in conto fiscale. L’agente, a sua volta, ha lo stesso periodo di tempo per chiedere, se dovuta, una delle garanzie indicate dall’articolo 38-bis del Dpr 633/1972 o la dichiarazione sostitutiva prevista dal comma 7, lettera c) dello stesso articolo.
A questo punto, non rimane che aspettare il versamento sul proprio conto.
Se poi il contribuente non ha chiesto l’accredito, il rimborso sarà erogato dall’agente della riscossione entro venti giorni dalla ricezione della disposizione di pagamento.
 
Infine, il provvedimento coglie l’occasione per ricordare che i contribuenti che presentano la dichiarazione Iva annuale entro il mese di febbraio, sono esonerati dalla presentazione della “comunicazione annuale dati Iva”.
Fonte : IlFiscoOggi

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