Redditometro: Uno studio di settore per famiglie

Il nuovo redditometro è uno studio di settore del nucleo familiare. Si basa infatti su di una funzione di regressione, è costruito partendo da gruppi omogenei di famiglie in condizioni di normalità selezionati con criteri statistici e misura l’incoerenza fra le spese sostenute ed il reddito dichiarato. La presentazione del nuovo strumento di accertamento sintetico del reddito delle persone fisiche ha fugato dunque gli ultimi dubbi ancora sul tappeto circa la reale portata del nuovo applicativo software. Attraverso una procedura di costruzione statistico-matematica che presenta similitudini evidenti con quella degli studi di settore, l’amministrazione finanziaria è riuscita dunque ad individuare una «funzione di regressione» cioè una vera e propria stima della relazione fra il reddito e le voci indicative della capacità di spesa. Stima che in concreto verrà applicata ai 55 gruppi familiari omogenei suddivisi sulla base di cinque aree territoriali e di oltre 100 voci di spesa. Il nuovo strumento presentato ieri è stato definito di supporto all’attività di accertamento. Le finalità del nuovo strumento sono, stando ai contenuti diffusi ieri dalle Entrate, quella di orientare il contribuente verso la compliance e al tempo stesso potenziare l’analisi del rischio di evasione. Di fronte alla incoerenza del proprio reddito rispetto alle spese sostenute il contribuente, così come avviene per gli studi di settore, avrà due possibili alternative: adeguare il proprio reddito per allinearlo a quello misurato dal nuovo software di calcolo oppure attendere le richieste di spiegazioni da parte del fisco. Così come avviene per gli studi di settore non tutti gli scostamenti saranno oggetto di specifica attenzione da parte dei funzionari dell’Agenzia delle entrate. Le discrasie fra il reddito dichiarato ed il tenore di vita del contribuente saranno infatti suddivise in tre fasce: scosta-menti molto elevati, scostamenti elevati e scostamenti bassi. Ai primi verranno attribuiti indici di rischiosità fiscale alta ed i contribuenti saranno sottoposti ad una selezione per controlli ordinari di tipo approfondito.

Gli scostamenti di tipo medio saranno invece oggetto di una selezione finalizzata a un accertamento di natura presuntiva che potrà sfociare, con l’avvio del contraddittorio preventivo, nel vero e proprio nuovo accertamento sintetico. Gli scostamenti bassi invece non saranno oggetto di alcuna selezione. Ovviamente le entrate non hanno ancora precisato quale tipologia di scostamento può definirsi bassa, elevata o molto elevata. E evidente tuttavia che scostamenti bassi saranno ritenuti quelli che potranno misurarsi in pochi punti percentuali rispetto alla franchigia limite prevista dalla norma. Chiarito il meccanismo di co- struzione del nuovo redditometro e le linee essenziali del suo funzionamento vediamo adesso le principali variabili sulle quali lo stesso si fonda. Elementi indicativi di capacità contributiva. Si tratta del nuovo paniere di beni e servizi che entrano in gioco nel calcolo del nuovo redditometro. Questi elementi sono quelli che ordinariamente affluiscono nel sistema informativo dell’anagrafe tri *** butaria ai quali si aggiungono quelli acquisiti tramite scambio di informazioni fra entrate e altri enti (Inps. mail, Pra ecc.) nonché quelli reperiti sul campo tramite specifiche e mirate campagne di raccolta sul territorio. Il nuovo redditometro prenderà in considerazione oltre cento voci di spesa che sono state raggruppate in sette categorie: abitazione, mezzi trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, attività sportive e ricreative, altre spese significative e investimenti immobiliari e mobiliari netti. Rispetto al vecchio paniere di beni e servizi non mancano dunque le novità. Fra le più peculiari segnaliamo: spese per elettrodomestici, arredi, telefonia fissa e mobile, le minicar, gli asili nido, soggiorni studio all’estero, le pay-tv, i viaggi organizzati. Nutrito anche il paniere degli investimenti immobiliari e mobiliari netti che comprende, fra gli altri, le azioni, le obbligazioni, i conferimenti, l’oro, le valute estere ecc.

I nuclei familiari. Il nuovo redditometro effettuerà i calcoli di tenuta del reddito del contribuente sulla base del suo nucleo familiare di appartenenza. A tali fini pertanto sono stati individuati ben 55 gruppi familiari omogenei all’interno dei quali ogni contribuente italiano troverà la sua collocazione naturale e la sua funzione di regressione. I gruppi familiari omogenei sono costruiti partendo dai seguenti aggregati di base: persone sole, coppie senza figli, coppie con figli, monogenitore e altre tipologie familiari. Area geografica. La funzione di stima del nuovo redditometro terrà conto anche di una variabile territoriale. Pertanto a parità di spese sostenute e di nucleo familiare di appartenenza i risultati del calcolo saranno influenzati anche dalla collocazione territoriale del contribuente. Come per gli studi di settore la variabile territoriale sembra destinata in partenza a rappresentare uno dei punti più critici del nuovo strumento di calcolo. Sono infatti soltanto cinque le aree territoriali omogenee sulla base delle quali i calcoli verranno differenziati: Nordovest, Nordest, Centro, Sud e Isole.

Fonte: Bongi Andrea da Italia Oggi di mercoledì 26 ottobre 2011, pagina 30

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