Montezemolo pessimista sulla crisi economica. ”Tra 2 mesi la situazione peggiorerà, è ora delle riforme”

"Tra due mesi la crisi economica sarà peggio di oggi. L’onda arriverà alle piccole e medie imprese e quindi al territorio". Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo lo dice rivolgendosi alla platea dei giovani della Luiss, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2008-2009.

Situazione economica che fa chiedere all’ex vertice di Confindustria la convocazione immediata degli stati generali di tutti gli "stakeholder. Serve uno sforzo corale di tutti, maggioranza e opposizione. Ci troviamo di fronte alla più grande crisi economica dal dopoguerra. Non è un tema di ordinaria amministrazione e c’è bisogno di qualcosa che stupisca. C’è bisogno di un senso di responsabilità di tutti. E’ il momento di fare le riforme perché sta crescendo nel Paese la diseguaglianza sociale".

Montezemolo sottolinea che "senza scelte decisive, la crisi non è detto che ci migliori. Da cittadino mi aspetterei iniziative piu’ responsabili da parte di tutta la classe dirigente, in particolare la politica che si gioca la faccia con le tante persone che rischiano la cassa integrazione. purtroppo il Paese da 15 non prende più decisioni. Siamo in una situazione di immobilità. E’ necessario un patto generazionale per aiutare i giovani e per riformare le pensioni, la pubblica amministrazione e la sanità".

Comunque Montezemolo non è del tutto pessimista: "Mai come in questo momento l’Italia ha bisogno di obbiettivi. Già prima dello ‘tsunami’ della metà del 2008 l’Italia era il Paese che cresceva di meno rispetto agli altri Paesi europei. Oggi aumentano le differenze tra chi produce ricchezza e chi l’assorbe, tra Nord e Sud del Paese. Allora dobbiamo chiederci se basta fare il proprio mestiere. Io ho una grande preoccupazione e senso di frustrazione come presidente della Fiat, nel vedere tante persone in cassa integrazione. Si tratta di lavoratori che fanno le nostre aziende, pagano le tasse e ora si trovano in difficoltà. Allora dobbiamo riscoprire la solidarietà e per questo è bene pensare a una riforma degli ammortizzatori sociali".

Montezemolo è convinto della necessità di riattivare il "dna del Paese, attraverso persone preparate che abbiano voglia di rischiare, con l’entusiasmo e in grado di accettare le sfide. Non ci meritiamo di crescere così poco. Ci vogliono idee ma anche le banche in grado di sovvenzionare chi ha quelle giuste, attraverso una sana competizione e una maggiore mobilità sociale, che oggi è vicina allo zero. La situazione è difficile e deprimente, ma tutti dobbiamo spingere per fare avanzare questo Paese e uscire dall’immobilismo".

Insomma per Montezemolo "non bisogna sprecare la crisi, ma bisogna darsi degli obbiettivi, senza fughe dalla realtà. I consumi decrescono e i prossimi mesi davanti a noi saranno molto difficili. Ma non deve prevalere la paura. L’economia è arrivata a livelli record che non si toccavano dagli anni ’50. Tanti rischiano di perdere il lavoro. La crisi economica e’ come un match di pugilato che se dura 12 riprese può far bene anche al Paese ma se ne dura 24 nessuno resta in piedi".

Adnkronos

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