Lotta all’evasione: in otto mesi riscossi 2,8 mld di euro (+ 47%)

"Abbiamo deciso di creare un dialogo con i cittadini attraverso un vero e proprio forum dedicato, che ci consentirà di valutare e recepire non solo le indicazioni delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, ma anche di tutti coloro che vorranno inviarci suggerimenti tecnici". Con questa parole, Attilio Befera, direttore delle Entrate, nel suo intervento al convegno di Bari sulla lotta all’evasione, ha annunciato la pubblicazione sul sito dell’Agenzia della bozza di circolare sullo "scudo fiscale" e la conseguente apertura di un confronto con cittadini e tecnici sul rientro dei capitali detenuti all’estero. "Lo scudo rappresenta, per tutti coloro che hanno esportato o detenuto all’estero, capitali e altre attività in violazione degli obblighi tributari, un’importante opportunità per regolarizzare in via definitiva la propria posizione fiscale".
Il direttore, nel sottolineare il costante impegno dell’Amministrazione nel contrastare l’evasione, ha ricordato che "è prevista l’istituzione da parte dell’agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Guardia di finanzia, di una task force dedicata. L’unità speciale di 50 funzionari che stiamo costituendo in questi giorni, che avrà sede a Milano, si occuperà di acquisire informazioni utili ai fini dell’individuazione dei fenomeni più rilevanti di evasione ed elusione internazionale".

Partendo dal dato positivo della riscossione (2,8 miliardi di euro incassati nei primi otto mesi del 2009, + 47% rispetto allo stesso periodo del 2008), Luigi Magistro, direttore centrale Accertamento, ha analizzato nel dettaglio il risultato ottenuto. In particolare, ha spiegato, l’incremento registrato è ancor più significativo se si considera che i soli importi dei versamenti diretti effettuati dai contribuenti si attestano a 2,1 miliardi (+ 61% rispetto al 2008).
"L’aumento della qualità nell’attività di controllo – ha aggiunto – vuol dire anche una maggiore efficacia dissuasiva, perchè quanto più è fatto bene il controllo, tanto maggiore è l’effetto che a noi più interessa, che non è quello di reprimere, di colpire, ma è quello di educare".

Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, ha invece sottolineato che nell’azione di contrasto al fenomeno evasivo deve essere privilegiato lo strumento del redditometro che, a differenza degli studi di settore, "si applica indistintamente a tutti i contribuenti, non importa qual è l’attività o la categoria di appartenenza". "Il redditometro – ha aggiunto – fornisce un piccolo, ma non disprezzabile contributo al ripristino di un rapporto tributario one to one", evitando così conflitti e accuse incrociate tra categorie. Per Siciliotti, "l’evasione fiscale in Italia non si può vincere solo con i controlli", serve anche "una rivoluzione culturale che consenta di eliminare il sottobosco di fiancheggiatori e indifferenti".

Giorgio Sganga, presidente dell’Istituto dei revisori contabili, ha manifestato la necessità di superare lo strumento degli studi di settore, basato su una media "lontana" dalla realtà, mentre condivide l’utilizzo dell’accertamento sintetico perché più rispondente alla reale situazione del singolo contribuente.

Silvia Guarino, direttore regionale Entrate della Puglia ha posto l’accento sull’importanza del fattore sociologico nella lotta all’evasione. La strategia è quella di educare i più piccoli alla cultura della legalità fiscale, di far capire che adeguarsi alle regole conviene e che prevenire è meglio che curare. Per questo lo stand dell’Agenzia allestito all’interno della Fiera è stato pensato e organizzato per essere fruito dai visitatori più giovani. Uno spazio dedicato ai bambini con i filmati di "fisco e scuola" e giochi speciali.

Raffaele Fitto, ministro per gli Affari regionali e Autonomie locali, si è soffermato sul disegno di riforma del federalismo fiscale, augurandosi che non vengano mai meno tre punti cardine: condivisione delle informazioni in possesso dei diversi enti; collaborazione fattiva tra gli enti stessi; premialità per gli enti virtuosi che contribuiscono all’emersione dell’evasione.

Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, ha sottolineato che, perchè la lotta all’evasione fiscale sia efficace, occorre che non rimanga un epi-fenomeno, un fenomeno cioè di superficie, ma nella coscienza individuale e collettiva deve filtrare l’idea che evadere è sbagliato. Bisogna arrivare al punto che sull’evasore e sull’evasione ricada un vero e proprio stigma sociale.

Fonte: NuovoFiscoOggi.it

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