L’Agenzia delle Entrate apre le porte ai tirocinanti

Pubblicati oggi, sul sito dell’agenzia delle Entrate e su quelli delle direzioni regionali e provinciali interessate (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Veneto, provincia autonoma di Bolzano) gli elenchi degli ammessi al tirocinio teorico-pratico per il ruolo di funzionario amministrativo-tributario.

Le porte degli uffici delle Entrate si apriranno non solo per i 1.180 funzionari previsti dal bando di concorso: l’Amministrazione, infatti, ha utilizzato la possibilità, definita dallo stesso bando, di ampliare i posti disponibili fino al 40 per cento. L’aumento dei posti è stato sfruttato da tutte le direzioni regionali: gli uffici dell’Emilia Romagna accoglieranno 140 tirocinanti, il Friuli Venezia Giulia 100, il Lazio 168 e la Liguria 63. A fare la parte del leone gli uffici lombardi, in cui entreranno 676 tirocinanti. Ancora, le Marche apriranno le porte a 63 aspiranti funzionari, il Piemonte a 140, la Toscana a 126 e, infine, il Veneto a 161. Saranno 4, invece, i tirocinanti negli uffici altoatesini.

Lo stage, la cui partenza è prevista per ottobre, è retribuito con una borsa di studio mensile e durerà sei mesi, alla fine dei quali, i tirocinanti, dopo la valutazione del direttore dell’ufficio a cui sono stati assegnati, sosterranno una prova orale finale che verterà sul diritto tributario, il diritto civile e commerciale, la contabilità aziendale e sulla conoscenza di almeno una lingua straniera a scelta del candidato tra inglese, spagnolo, tedesco e francese. Alla fine delle prove, i candidati vincitori saranno assunti a tempo indeterminato, diventando funzionari delle Entrate a tutti gli effetti.

L’Agenzia continua, così, per le nuove assunzioni, a utilizzare lo strumento della formazione sul campo, dove i "neoarrivati" vengono valutati non solo per le conoscenze dimostrate nelle prove d’esame ma anche attraverso le capacità e le competenze professionali espresse nell’ambiente lavorativo durante il proprio iter formativo.

Alessandra Gambadoro – Fisco Oggi

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