La Gdf smaschera un giro di fatture false di oltre 100 mln

Un giro di fatture false da oltre 100 mIlioni di euro, che consentiva di evadere il fisco e al contempo di costituire fondi neri all’estero, prevalentemente su conti cifrati in paesi con un elevato segreto bancario. La maxi-frode è stata scoperta dall’operazione «Ge.Co» del Nucleo di polizia tributaria della Guardia dl finanza di Milano, coordinata dal pm milanesi Laura Pedio e Gaetano Ruta. Circa 70 le perqulslzionl effettuate presso società e studi professionali dislocati in tutta Italia (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Campania), beneficiari delle false fatture. I soggetti IndagatI, secondo i dati diffusi ieri dal Comando provinciale di Milano delle Fiamme Gialle, sono oltre 80; l’importo dell’evaslone scoperta supera i 100 miIioni di euro. Le indagini erano partite dall’individuazione di una società fiduciaria svizzera che, dietro all’offerta dl servizi di tax planning internazionale ed altro, proponeva in realtà alla clientela la possibilità dl avvalersi di fatture fittizie emesse da società create ad hoc in paesi quali Austria, Regno Un!to, Olanda e Hong Kong. Le false fatturazioni riguardavano principalmente consulenze tecniche in ambito meccanico (progetti, software, design, etc.) e in ambito commerciale (analisi di mercato, nuove aree di business, applicazione del principi dl Basilea 2, ecc.).

Le fatture fittizie consentivano alla società italiana dl dedurre i costi, abbattendo quindi il reddito d’impresa imponibile; la società italiana, una volta effettuato il pagamento alla società estera, otteneva indietro il denaro (al netto dl una commissione del 10% trattenuta dalla società estera, parte della quale poi indirizzata al professionisti intermediari) su conti correnti esteri. In alternativa, la frode veniva realizzata mediante una joint venture tra la società italiana e quella estera e il pagamento In favore di quest’ultima di una penale per un fittizio inadempimento contrattuale; oppure, l’illecito era riferibile alla riscossione dl ricavi estero su estero.

Così facendo, gli imprenditori riuscivano da un lato a risparmiare le Imposte mediante la riduzione del reddito imponibile, e dall’altro lato a costituire ingenti flussi finanziari In paesi con un forte segreto bancario.

L’operazione, attuata dal Nucleo di polizia tributaria di Milano con il supporto dei reparti delle Fiamme gialle distribuiti sul territorio nazionale, ha visto impiegati complessivamente oltre 300 uomini. I reati contestati agli indagati sono frode fiscale internazionale e riciclaggio.

Fonte: Stroppa Valerio da Italia Oggi di giovedì 11 marzo 2010, pagina 26

 

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