In Molise aumentano l’I.R.A.P. e l’addizionale I.R.PE.F.

Accertate dagli organi di controllo (Tavolo per la verifica degli adempimenti e Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza) le condizioni per applicare gli automatismi fiscali finalizzati a ripianare il deficit sanitario (legge 191/2009, articolo 2, comma 86), scattano in quattro regioni (Lazio, Campania, Molise e Calabria), per l’anno d’imposta 2010, le maggiorazioni dell’aliquota Irap nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale all’Irpef nella misura di 0,30 punti percentuali.

Per quanto riguarda l’imposta regionale sulle attività produttive, della maggiorazione andrà tenuto conto in sede di determinazione dell’acconto da versare entro il mese di novembre 2010.
In particolare:

  • adottando il metodo storico, occorrerà assumere, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata applicando l’aliquota maggiorata di 0,15 punti percentuali
  • utilizzando invece il metodo previsionale, bisognerà considerare, come imposta di riferimento, quella determinata applicando al volume della produzione previsto l’aliquota maggiorata di 0,15 punti percentuali.

Calcolato con una delle due modalità l’acconto dovuto su base annuale, dall’importo dovrà essere sottratto quanto versato in occasione del primo acconto, sul quale la maggiorazione non era applicabile.

Relativamente all’addizionale regionale all’Irpef, l’aumento dell’aliquota dello 0,30% si "sentirà" solo a partire dal 2011. Nel 2010 ne risulteranno interessati esclusivamente i lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro durante l’anno: nei loro confronti, infatti, i datori di lavoro, in sede di conguaglio, applicheranno l’aliquota maggiorata (1,70%) per l’addizionale relativa al 2010 e quella precedente dell’1,40% per le residue rate dell’addizionale regionale 2009.

Fonte: r.fo. da nuovofiscooggi.it
 
 

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