Fatturazione elettronica, in arrivo nuove regole dall’Unione europea

La Commissione europea ha introdotto importanti novità nel campo della fatturazione elettronica. Le proposte messe a punto dall’organo esecutivo europeo mirano a snellire una normativa fin troppo esigente per gli operatori aziendali, superando alcune fasi connesse alla pre-fatturazione quali la firma elettronica e lo scambio di dati informatizzati con alcune deroghe per le piccole e medie imprese relativamente alle operazioni di importo esiguo. Il progetto messo a punto da Bruxelles introduce una maggiore armonizzazione della disciplina a livello comunitario visto che viene ridotta la possibilità per gli Stati membri di introdurre deroghe alla normativa di specie. Non in subordine risultano poi gli effetti che le proposte messe a punto dalla Commissione produrranno per la lotta contro le frodi fiscali, soprattutto ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. A tal proposito verrà introdotto l’obbligo per i contribuenti di dichiarare le operazioni entro il mese in cui avviene la consegna del bene o è ultimata la prestazione. E’ al vaglio, inoltre, la proposta di introdurre un sistema di contabilità "per cassa" che permetterà ai diversi operatori di detrarre l’imposta solo una volta che l’operazione oggetto di fatturazione risulti effettivamente pagata.

Le proposte della Commissione
Per Bruxelles la lotta all’evasione fiscale passa anche attraverso il ricorso all’utilizzo della fatturazione elettronica a condizione, tuttavia, che le procedure ad essa collegate siano snellite. A parere della Commissione europea, infatti, è necessario rimuovere alcune fasi della pre-fatturazione, quali la firma elettronica e lo scambio di dati informatizzati, per ridurre le incombenze poste a carico delle imprese. Per l’esecutivo europeo, inoltre, la normativa di specie necessita, oltre che di essere snellita, anche di risultare più omogenea a livello europeo. A tale proposito è prevista la soppressione delle numerose deroghe concesse agli Stati membri che saranno sostituite da una normativa più omogenea e dettagliata. E’ prevista anche l’introduzione della fatturazione semplificata che potrà essere utilizzata per le operazioni di importo esiguo (inferiori a 200,00 euro) e per le operazioni a basso rischio frode, ovvero non soggette a imposizione fiscale. Per i soggetti che pongono in essere operazioni transfrontaliere, infine, sarà introdotto l’obbligo di dichiarare le diverse operazioni commerciali effettuate entro il mese in cui avviene la consegna dei beni o termina la prestazione di servizi.

Le ragioni delle modifiche
La direttiva Iva prevede l’obbligo per la Commissione europea di presentare un Rapporto accompagnato da una proposta con le modifiche relative alla fatturazione elettronica. Dopo aver effettuato degli studi sullo stato attuale della normativa, Bruxelles ha messo a punto una serie di proposte che si prefissano, soprattutto, di snellire e armonizzare a livello europeo le attuali procedure, ridurre alcune formalità per le piccole e medie imprese e perfezionare nuovi strumenti di ausilio per gli Stati membri nella lotta contro le frodi fiscali. Per la Commissione europea, pertanto, le proposte di modifica alla normativa sulla fatturazione elettronica rappresenteranno un ausilio per i governi europei da utilizzare soprattutto per frenare l’evasione fiscale.

Gli effetti
Per la Commissione europea le recenti modifiche produrranno importanti effetti positivi, non soltanto per le imprese che potranno contare su un sistema di regole più snello e organico, ma anche per le Amministrazioni fiscali dei diversi Stati membri che potranno contare su un sistema di norme efficaci e in grado di assolvere a diverse funzioni e perseguire molteplici obiettivi. Se le proposte messe a punto da Bruxelles saranno rese definitive, infatti, le Autorità governative comunitarie potranno introdurre su un sistema di contabilità "per cassa" ammettendo la detrazione dell’imposta assolta solo nel momento in cui la fattura connessa all’operazione corrispondente sarà effettivamente pagata. L’obbligo di dichiarare ai fini Iva la fattura entro il mese in cui avviene la consegna dei beni o la prestazione di servizi è ultimata, inoltre, permette di scongiurare il rischio di comportamenti fraudolenti da parte degli operatori, ovvero che la stessa fattura venga dichiarata in più periodi.

Fisco Oggi

 

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