Dichiarazioni dei redditi 2017: i chiarimenti dell’Agenzia

Con la Circolare 8/E del 7 aprile 2017 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti, sotto forma di domanda e risposta, ai quesiti della stampa specializzata. Ecco i principali argomenti affrontati nelle 63 pagine della Circolare:

  • Rottamazione delle cartelle: Il perfezionamento della rottamazione produce effetti negli eventuali giudizi pendenti in cui sono parti l’agente della riscossione e l’ente creditore, determinando la cessazione della materia del contendere nel caso in cui il carico definito riguardi l’intera pretesa oggetto del giudizio.
  • Cedolare secca: La cedolare secca con l’aliquota al 10% per gli affitti a canone concordato, si applica anche ai contratti transitori, di durata da un mese a un massimo di diciotto mesi se relativi ad abitazioni ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative o in quelli ad alta tensione abitativa.
  • Ritenute in condominio: La norma in base alla quale il condominio versa le ritenute effettuate in qualità di sostituto d’imposta nei confronti dell’appaltatore quando l’ammontare delle stesse raggiunge i 500 euro (altrimenti versa entro il 30 giugno e il 20 dicembre di ogni anno) ha effetto dal 1° gennaio 2017.
  • Imposta sul reddito d’impresa La nuova disciplina dell’Iri prevede che il plafond, nei limiti del quale è consentita la deduzione delle somme prelevate a carico dell’utile dell’esercizio e delle riserve di utili, va determinato considerando in aumento i redditi assoggettati a tassazione separata con l’aliquota del 24% (sia nel periodo di imposta che in quelli precedenti) e in diminuzione le perdite residue non ancora utilizzate.
  • Regime per cassa Il regime riservato alle imprese minori è “improntato alla cassa” ma sono presenti alcune deroghe al regime di cassa “puro” come le plusvalenze (o le minusvalenze) e le sopravvenienze attive (o passive) che sono imponibili (o deducibili) per competenza.
  • Versamenti Le nuove scadenze per il pagamento delle imposte “dichiarative” in vigore dal 2017 (30 giugno ovvero 30 luglio con la maggiorazione dello 0,40%) riguarda anche il saldo e il primo acconto della cedolare secca.
  • Comunicazioni Iva Il “nuovo spesometro” non prevede più obbligo di trasmissione per le operazioni attive e passive che non devono essere documentate da fattura, qualunque ne sia l’importo; inoltre sono esclusi i produttori agricoli situati nelle zone montane, i contribuenti in regime forfetario e quelli nel regime “di vantaggio” (“nuovi minimi”), le amministrazioni pubbliche in riferimento alle fatture ricevute.
  • Indagini finanziarie Non ha effetto retroattivo la nuova regola sui limiti quantitativi (1.000 euro giornalieri e 5mila euro mensili) relativi agli importi dei prelevamenti o importi riscossi, posti come ricavi a base delle rettifiche e degli accertamenti.

Fonte: Fisco Oggi

 

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