Così il fisco controlla se stesso – Fisco, i controlli sui controllori

Audit e sicurezza a tutto campo per l’Agenzia delle entrate. I controlli sull’operato dei dipendenti dell’Agenzia delle entrate si arricchiscono di un’analisi sull’integrità, l’etica e lo stile del management. Gli ispettori dovranno verificare dunque la rispondenza dì tutto un insieme di fattori in modo che il lavoro sul campo sia condotto in modo coerente con le finalità dell’Agenzia. Il piano 2010 in vista del completamento della riorganizzazione dell’Agenzia si amplia e da un documento dì cinque o sei pagine degli anni scorsi diventa un mini codice di circa 20 pagine. Le strategie per il 2010 sono scritte nella nota firmata da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle entrate e inviata alle direzioni regionali. Il 25% degli interventi sarà pianificato per il periodo di gennaio-marzo, il 75% per aprile-dicembre. Le procedure si sviluppano su due binari. Il primo, «l’attività fondamentale delle strutture regionali di audit» è l’audit di conformità. Un controllo che tocca tutta una serie di attività dell’Agenzia. Sotto osservazione il coro husiness dell’amministrazione e cioè accertamenti su esercenti attività di impresa, accertamenti su esercenti arti e professioni, controllo formale art. 36, dpr 600/73, accessi brevi, rimborsi Iva, gestione delle controversie, impugnazioni, sgravi, accertamenti definiti con adesione. La procedura dell’audit di conformità si arricchisce poi, di innovazioni quali il tono dell’ambiente di controllo. Questa voce per chi effettua i controlli dovrà rappresentare il livello di sensibilità locale ai temi del controllo interno «un elemento fondamentale della cultura di un’organizzazione , si legge nel documento, «poiché evidenzia il livello di sensibilità locale ai temi del controllo interno. 1 fattori che influenzano l’ambiente di controllo sono l’integrità, i valori etici e la competenza del personale, la filosofia e lo stile del management, le modalità di delega delle responsabilità, la politica organizzativa e di motivazione del personale, la dedizione della dirigenza e la sua capacità di indicare chiaramente gli obiettivi da raggiungere, nonché indirizzare e controllare le atti’vità realizzative». Insomma un vero e proprio codice di comportamento del funzionario del fisco che sarà oggetto di analisi per il team dell’audit che dovrà esprimere un giudizio sintetico sulla solidità complessiva dell’ambientedi controllo. Elementi prioritari che faranno scattare i radar del controllo saranno soprattutto: eventuali episodi di particolare gravità rilevati o in fase di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria, elementi che portino a ipotizzare disfunzioni o rischi di irregolarità nelle attività istituzionali dell’Agenzia. Tempo medio dei controlli sarà di 80 ore complessive. Nella nota infine si sottolinea, che «l’esecuzione dei test deve consentire ai team di audit di raggiungere il pieno convincimento che il processo esaminato sia stato munito di uno stabile e idoneo sistema di presidio dei rischi. Inoltre, indipendentemente dall’esito dei test, si dovrà fornire una valutazione sulla efficienza dei controlli in atto. Tale giudizio terrà conto anche della praticabilità e onerosita delle forme di controllo adottate. In caso di evidenti aspetti di inefficienza del con trol lo (per esempio controlli eccessivamente e inutilmente onerosi nella loro esecuzione) il team di audit dovrà intervenire con appositi suggerimenti». Il secondo binario è quello del monitoraggio di regolarità amministrativa, in un certo senso residuale al primo che ha come obiettivo la verifica della regolarità degli atti e delle attività poste in essere dalla periferia. Il piano dei controlli poi pone l’accento sulle attività di vigilanza sugli intermediari Entratel. Ai raggi X le sedi legali dei Caf non controllati nel biennio 2008-2009, controlli a tappeto non inferiori al 50% nei confronti di strutture diverse dai centri di raccolta. Continuerà poi nel 2010 l’attività di vigilanza su centri di assistenza fiscale ritenuti critici, creando allo scopo sinergie tra audit e strutture regionali volte a verificare le irregolarità. I controlli come di consueto interesseranno anche dottori commercialisti, consulenti del lavoro per la loro attività di assistenza fiscale.

Fonte: Bartelli Cristina da Italia Oggi di venerdì 5 marzo 2010, pagina 1

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