Archivi categoria: Cartelle Esattoriali

Tasse senza sanzioni, multe no. Quanto, quando, come. Sconto 50%

ROMA – Tasse da pagare senza sanzioni. Multe no, multe stradali non si “rottamano”, si pagano come prima. Le tasse invece da pagare senza sanzioni. Quanto? Sconto circa 50 per cento della casella esattoriale. Quando? Tempo un anno per pagare e per pagare i debiti col fisco fino al 31 dicembre 2015. Come? A rate se vuoi e difficile che arrivi sms immaginato da Renzi mittente Agenzia delle Entrate, più probabile dovrai far richiesta tu dello sconto.

Tasse non pagate da pagare senza sanzioni. L’intero importo o solo una parte e, eventualmente, sino a che cifra complessiva? E poi quali debiti, di quali anni e, cosa più importante, come fare per accedere alla nuova gestione? Continua a leggere

Canone Rai, 6 anni di galera per le false dichiarazioni

Mamma Rai non si tradisce e per un pugno di euro si rischia la galera. Hai evaso il fisco per migliaia di euro? Lo Stato ti perdona. Ma se non paghi il canone Rai, ovvero soltanto 100 euro all’anno, possono sbatterti in cella anche per sei anni. A denunciare la straordinaria follia del sistema escogitato dal governo Renzi è il portale di consulenza legale La legge per tutti. Come ormai ogni italiano ha capito il canone Rai da quest’anno verrà inserito direttamente nella bolletta della luce a partire dal prossimo luglio. Lo Stato vuole incassare a prescindere da quello che l’utente guarda in tv. Continua a leggere

Gli italiani e le tasse

Sono in totale oltre 40milioni e guadagnano in media i 20.320 euro a testa. Ecco la fotografia dei contribuenti italiani secondo le statistiche pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2015 (l’anno di imposta preso in considerazione, dunque, è il 2014). Come sempre, i dati medi vanno poi letti più nel dettaglio poiché la distribuzione dei redditi non è ovviamente uniforme. Ben il 46% dei contribuenti, cioè quasi la metà, guadagna in un anno meno di 15mila euro. Continua a leggere

Cartelle di Equitalia nulle, 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate non potevano firmare

Terremoto in vista per Equitalia e per lo stesso ministero dell’economia e delle finanze (Mef). La Corte Costituzionale ha cancellato la nomina di 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e del Territorio perché sarebbero stati promossi a dirigenti ma senza concorso pubblico e quindi in modo illegittimo. La conseguenza principale che potrebbe avere la sentenza è l’annullamento delle cartelle su cui è stata messa la firma degli illeciti 767 dirigenti. A denunciare l’illecito è Enrico Zanetti su Blitz Quotidiano. L’agenzia delle Entrate avrebbe promosso a dirigenti alcuni dipendenti a causa di una mancanza di organico, senza però aspettanto il bando di concorso come prevede la Costituzione.
I ricorsi sono scattati immediatamente anche perchè si è da subito parlato di nullità e addirittura inesistenza delle cartelle esattoriali firmate dai dirigenti. Continua a leggere »

Interessi di mora giù di un punto per le cartelle pagate in ritardo

Dal prossimo primo ottobre, il tasso annuo passa al 5,7567%. A fissarlo un provvedimento del direttore
Dal prossimo 1° ottobre, gli interessi – su base annua – dovuti per il pagamento ritardato delle somme iscritte a ruolo passeranno dal 6,8358% al 5,7567%.

La nuova misura, fissata con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 7 settembre 2010, fa seguito alla flessione dei tassi bancari attivi registrata nell’anno 2009. Tassi bancari attivi che rappresentano normativamente (articolo 30 del Dpr 602/1973) il punto di riferimento per la determinazione degli interessi di mora dovuti dal contribuente che fa trascorrere “inutilmente” i 60 giorni previsti, dalla sua notifica, per il pagamento della cartella. In questo caso, si ricorda, Continua a leggere

Un Guttuso per una cartella. Le regole dello scambio

La legge 512/1982, nota come "legge Guttuso" o "legge sulla dazione", ha introdotto la possibilità di pagare alcune imposte dirette e indirette mediante la cessione di beni culturali. Si tratta dell’applicazione, nell’ordinamento tributario, di una sorta di datio in solutum o prestazione in luogo di adempimento, disciplinata dall’articolo 1197 del Codice civile, secondo cui il debitore può estinguere l’obbligazione mediante una prestazione diversa da quella dovuta, anche di valore uguale o maggiore, purchè il creditore vi acconsenta.

Lo scopo della legge è quello di conservare e valorizzare il patrimonio artistico nazionale, incentivando l’acquisizione di beni di interesse culturale da parte dello Stato e scongiurando la "svendita" dei privati di opere d’arte a terzi per pagare le imposte.
Considerata, quindi, la finalità della legge, peraltro costituzionalmente tutelata, e visto che i casi noti di un suo utilizzo sembra siano stati soltanto una quarantina, di recente l’agenzia delle Entrate (confortata dalla giurisprudenza) ha fornito un’interpretazione estensiva dell’istituto. Continua a leggere

Con il decreto

Il decreto “milleproroghe” ha messo mano, tra le altre, alle regole applicabili alla rateazione delle cartelle di pagamento. Tra le novità di maggior rilievo spiccano l’estensione del periodo di dilazione (da 60 a 72 rate) e il trasferimento della competenza a valutare i presupposti della domanda dall’ente creditore all’agente della riscossione.
A queste vanno aggiunte le modifiche apportate, al quadro normativo, dalla Finanziaria 2008. Così, il limite dell’importo iscritto a ruolo oltre il quale, per poter beneficiare della dilazione di pagamento, è necessario presentare idonea garanzia fideiussoria (bancaria o assicurativa) è passato da 50 milioni di lire a 50mila euro. Continua a leggere