Archivio mensile:Novembre 2012

Condominio, la riforma è legge

Tra le novità il cambio destinazione d’uso delle parti comuni e il distacco dal riscaldamento centralizzato

E’ stato approvato  in questi giorni dalla Commissione Giustizia del Senato il ddl sulla riforma del condominio. Tra i cambiamenti che apporterà il testo nuove regole per gli animali d’appartamento, il riscaldamento centralizzato e nuove norme per le dispute tra vicini.

Riassumiamo di seguito quali saranno i cambiamenti che porterà la Riforma del Condominio.

Destinazione d’uso delle parti comuni
Sarà possibile (richiesta la maggioranza con l’80% dei condomini e dei millesimi) modificare le parti comuni del condominio, per esempio fabbricando dei box per le auto o installando caldaie e motori a cogenerazione nei locali sotterranei comuni. Continua a leggere

Il Patto blocca i fondi alle aree svantaggiate del Nord

Il Patto di stabilità interno rischia di bloccare l’utilizzo dei fondi statali (oltre 57 milioni di euro in totale) destinati ai comuni confinanti con le regioni a statuto speciale.

Oltre al danno, la beffa, è il caso di dire.

Il danno nasce dalla geografia, oltre che dalla storia, che hanno collocato i municipi in questione, perlopiù montani, a ridosso del confine con una regione speciale.

Tale vicinanza ha reso evidenti le forti sperequazioni finanziarie rispetto ai comuni contermini beneficiati dall’autonomia differenziata, esacerbando gli effetti derivanti da una condizione di marginalità strutturale. Negli anni passati, diverse amministrazioni hanno addirittura avviato l’iter per cambiare regione, ma senza riuscire a completarlo, malgrado la schiacciante maggioranza di consensi espressi dalle rispettive popolazioni nei referendum svolti a livello locale. Continua a leggere

Province, il Tar decidera’ sul riordino prima delle elezioni

Il tar del Lazio deciderà sulla costituzionalità delle norme di riordino delle province prima delle elezioni politiche. La decisione è stata presa oggi in seguito ad un ricorso della provincia di Avellino. Chiamato per la prima volta a pronunciarsi sul decreto legge di riordino delle province, il Tar si e’ riservato la decisione dopo la conversione in legge del decreto stesso. Su richiesta del legale della provincia di Avellino, Giancarlo Viglione, che ha proposto il ricorso, il Tar, tuttavia, ha assicurato che si pronuncera’ prima della data delle elezioni politiche, valutando eventuali profili di incostituzionalita’ della legge di riordino per affidarne l’esame alla Corte Costituzionale. Continua a leggere

Anticorruzione, chi denuncia resta anonimo

Resterà anonimo il dipendente pubblico che denuncia illeciti, almeno nella maggior parte dei casi. Lo prevede l’articolo 1 comma 51 della legge 6 novembre 2012 n. 190 (pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» n.265 del 13 novembre 2012 e in vigore dal 28 novembre), limitando l’accesso al testo della denunzia. Ma il contenuto, e soprattutto la firma, diventeranno noti se il denunciato inizia un giudizio per calunnia o diffamazione, oppure se chiede il risarcimento dei danni da reato. Nel pubblico impiego sono frequenti le segnalazioni interne, ma se anonime, ne è difficile l’utilizzo (articolo 333 del Codice di procedura penale).

Per le denunce firmate, fino ad oggi si doveva correre il rischio di una reazione da parte del denunciato, mentre con l’articolo 1 della legge 190 il meccanismo diventa più agevole, perché il denunciante può contare sull’anonimato. Continua a leggere

IMU, l’Anci a fianco dei Comuni per fare ricorso

Affiancare i Comuni che intendono procedere tramite ricorso contro i valori IMU e ICI pubblicati dal MEF

Il Comitato Direttivo Anci ha deliberato il 16 novembre scorso a Firenze di sostenere ed affiancare i Comuni che intendono procedere, tramite ricorso giurisdizionale, avverso i valori IMU ed ICI pubblicati in data 15 ottobre 2012 dal Ministero dell’economia e delle Finanze.
 
In particolare – si legge nella nota Anci – , il percorso seguito dal MEF comporta, per una quota rilevante dei comuni, un assetto finanziario insostenibile e presumibilmente derivante da problemi nelle quantificazioni delle diverse componenti, tra cui figurano:
– Cambiamenti nel calcolo dell’ICI 2010 dei singoli comuni senza che sia intervenuta alcuna innovazione nei documenti contabili di base. Continua a leggere

Detrazione 50%, a chi spetta se l’immobile viene venduto?

Il venditore può scegliere se continuare a usufruire del bonus non ancora utilizzato o cederlo.

I lavori di ristrutturazione edilizia e le detrazioni fiscali a loro collegate sono stati al centro di diversi nostri interventi, oggi ci occupiamo del caso in cui l’abitazione sulla quale sono stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione edilizia viene venduta, prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire della agevolazione della detrazione 50%.

Su questo punto l’Agenzia delle Entrate ha specificato che, a meno di accordo diverso tra le parti, il diritto alla detrazione 50% delle quote non utilizzate è trasferito all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica). Continua a leggere

Dichiarazione IMU, come e perchè va presentata

E’ necessario presentarla quando ci sono variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni ICI

Abbiamo annunciato qualche giorno fa la proroga a febbraio 2013 della presentazione della Dichiarazione IMU. Ora forniamo alcune indicazioni su quali casi deve essere presentata la Dichiarazione IMU.

La dichiarazione IMU deve essere presentata dai contribuenti proprietari di immobili che nel corso del 2012 sono entrati in possesso di un nuovo immobile il quale comporta una variazione nel pagamento dell’Imposta non ancora comunicata tramite atti trasmessi con le procedure telematiche in utilizzo presso i notai (modello unico IMU).

In altri termini, l’obbligo della Dichiarazione IMU sorge solo nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni ICI. Continua a leggere

Rifiuti, dal 1

Mancano poco al debutto del tributo a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani

Mancano poco più di due mesi al debutto della TARES, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2013 a seguito della sua istituzione a opera dell’art. 14 del d.l. 201/2011.

Durante il question time alla Commissione finanze sono stati forniti alcuni chiarimenti sulle modalità di riscossione della TARES che, a quanto pare, seguirà una duplice via per quei Comuni che decideranno di adottare la tariffa puntuale.

In sostanza, il soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani avrà la responsabilità di applicare e riscuotere la TARES in quanto la tariffa ha una natura corrispettiva; invece, i Comuni avranno l’onere di riscuotere le eventuali maggiorazioni, dovute per esempio alla copertura dei servizi c.d indivisibili. Perché i Comuni e non direttamente i gestori del servizio? Perché la maggiorazione TARES ha una natura tributaria. Continua a leggere

Un decreto legge per bloccare le trattenute del 2,5% sul Tfr

È arrivato la scorsa settimana il decreto legge con cui il Governo è intervenuto a sanare la condizione ritenuta dalla Corte costituzionale illegittima (v. Il Sole-24 Ore Sanità n. 39/2012) per violazione degli articoli 3 e 36 della Costituzione della legge Tremonti (art. 12, comma 10, Dl 78/2010) con cui si stabiliva la trattenuta del 2,50% dell’80% dello stipendio, a carico del dipendente. In pratica al posto del calcolo previsto per il trattamento di fine servizio (Tfs, ovvero l’antica liquidazione), che nel caso dei medici dipendenti è definito come Ips, indennità di premio servizio, dal 2011, anziché utilizzare il sistema già previsto di un quindicesimo dell’80% dello stipendio degli ultimi 12 mesi per ogni anno di servizio ovvero riscattato a tal fine, il legislatore ha introdotto il metodo di calcolo previsto per il Tfr, trattamento di fine rapporto, già proprio dei dipendenti del settore privato. Continua a leggere

Pubblico impiego, via a 6mila tagli

Pronti i decreti sulle riduzioni di organico – Situazione critica per Inail e Inps DOPO LE COMPENSAZIONI Nei ministeri le eccedenze sarebbero 3.100, cui si aggiungono 58 dirigenti. Negli enti di ricerca invece arriverebbero a quota 140

Oltre seimila eccedenze da gestire entro il primo semestre del prossimo anno. Con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, dai prepensionamenti al part-time ai trasferimenti volontari, prima di attivare le procedure di «mobilità collettiva». È il quadro che emerge per i ministeri, gli enti di ricerca e quelli previdenziali dalla ricognizione effettuata sulle dotazioni organiche in vista dei tagli previsti dalla spending review (dl 95/2012; articolo 2). Scaduto il termine di fine ottobre per il varo dei previsti decreti del presidente del Consiglio con la riduzione degli uffici dirigenziali del 20% e di quelli di funzionari e addetti del 10%, al ministero della Pa è quasi completo il quadro sugli esuberi effettivi che dovrebbero determinarsi dopo le compensazioni tra diverse amministrazioni. Continua a leggere