Archivio mensile:Novembre 2011

Contributo di solidarietà per i redditi over 300.000

Come dovrà essere applicato il contributo di solidarietà richiesto ai contribuenti con maggiori possibilità economiche per concorrere a superare la difficile situazione economica: le regole in un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze, datato 21 novembre e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di sabato 26 novembre.
 
La misura, contenuta nella manovra d’agosto (articolo 2, comma 2, Dl 138/2011), interessa – per il periodo che va dall’1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 – coloro che hanno un reddito complessivo annuo lordo superiore a 300mila euro. Per questi contribuenti è previsto, appunto, un “contributo di solidarietà” pari al 3% della somma eccedente tale soglia.
 
Da soli o insieme al sostituto
Il decreto Mef specifica che il contributo va determinato nell’ambito della dichiarazione dei redditi e versato, in unica soluzione, insieme al saldo Irpef. Continua a leggere

Ridotti gli acconti IRPEF per l’anno 2011

E’ stato firmato in data 21 novembre 2011, ed è in corso di pubblicazione, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevede, fra l’altro, il differimento del versamento di 17 punti percentuali dell’acconto IRPEF dovuto per il periodo d’imposta 2011. Di conseguenza l’acconto IRPEF dovuto entro mercoledì 30 novembre ammonterà all’82 per cento anziché al 99 per cento. La differenza sarà versata a giugno del 2012.
Ai contribuenti che hanno già effettuato il pagamento dell’acconto nella misura del 99 per cento spetta un credito d’imposta pari alla differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il modello F24 (art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241).
Per coloro che si sono avvalsi dell’assistenza fiscale, i sostituti d’imposta tratterranno l’acconto applicando la nuova percentuale dell’82 per cento. Continua a leggere

Alla cassa per il secondo acconto d’imposta

Il tempo per la seconda o unica rata d’acconto Irpef/Ires del 2011 è oramai maturo. Il termine ultimo per il versamento è, infatti, tradizionalmente fissato al 30 novembre. Sono chiamati in cassa i contribuenti che hanno presentato il modello Unico 2011 e risultano debitori d’imposta. Tra questi, i maggiori interessati all’appuntamento di quest’anno sono di sicuro quelli che hanno optato per la cedolare secca. Gli stessi, grazie alla natura sostitutiva dell’imposta, dovranno rideterminare al ribasso l’importo dovuto.

Tutti, ma con le “dovute” eccezioni
In linea di massima, versano l’acconto un po’ tutte le categorie di contribuenti (persone fisiche, società di persone ed equiparate e soggetti Ires), ma il vero ago della bilancia lo fa la “differenza”. Si tratta dell’importo che, in Unico PF, è indicato al rigo RN33 ed esprime l’imposta dovuta per il 2010, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute subite. Su questa cifra si deve applicare una determinata percentuale normativamente prestabilita che, per il 2011, come per l’anno scorso, è fissata al 99 per cento. Continua a leggere

In scadenza la comunicazione della PEC alla CCIAA

Ci preme ricordare che entro il 29 novembre 2011 le società di persone e di capitali italiane, anche se in stato di liquidazione o sottoposte a procedura concorsuale, devono comunicare (articolo 16, comma 6, del decreto legge n. 185/2008, convertito nella legge n. 2/2009) il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) al Registro delle imprese, senza oneri di diritti e bollo.
Per le comunicazioni inviate dopo tale termine, sarà applicata la sanzione prevista dall’articolo 2630 del codice civile per omesso deposito nei termini prescritti.
La casella di Posta Elettronica Certificata, che ha l’obiettivo di favorire la diffusione delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni, consentendo così di ridurre i costi amministrativi delle imprese, è considerata il domicilio elettronico dell’azienda e dovrà risultare attiva prima della denuncia. Continua a leggere

Senza più comunicare all’Agenzia, per le ristrutturazioni.

Semplificazione per il bonus del 36%: per ottenerlo, non è più necessario inviare preventivamente al Centro operativo di Pescara la dichiarazione di inizio lavori.
Dopo lo scorso anno, quando è stato registrato il record di richieste del 36%, quasi 500mila, anche il 2011 sembra seguire lo stesso andamento. Si risparmia dove si può! E farlo sulle imposte da pagare, rientrando un po’ delle spese sostenute per riorganizzare l’appartamento di famiglia… è doveroso! E lo è in senso letterale. Per poter scontare l’Irpef, infatti, occorrono le fatture dei costi effettivamente pagati, nonché i bonifici bancari o postali effettuati in favore della ditta che ha svolto i lavori di ristrutturazione. Questo consente anche l’emersione del lavoro nero, che rappresenta, insieme all’evasione fiscale, uno dei principali problemi del nostro bel Paese.
Se al bar chiediamo lo scontrino, al geometra chiediamo la fattura! Ogni occasione è giusta per contribuire a diffondere la cultura della legalità. Continua a leggere

Se il datore sgarra sulla salute non c’è bonus per neoassunti

L’irriverenza verso le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la conseguente sanzione vanificano il premio fiscale relativo all’incremento occupazionale.
Non spettano le agevolazioni fiscali se le piccole e medie imprese che assumono nuovi dipendenti hanno violato le norme sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, indipendentemente dall’entità della sanzione irrogata e dalla natura formale della violazione accertata.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione con l’ordinanza 22860 del 3 novembre.
 
I fatti
L’Amministrazione finanziaria ha Continua a leggere

Superbollo: Alla cassa entro il 10 novembre

I proprietari degli autoveicoli esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche non sono interessati dal versamento dell’addizionale erariale introdotta dalla manovra di stabilità finanziaria approvata a luglio (articolo 23, comma 21, Dl 98/2011), anche se le loro vetture hanno una potenza superiore a 225 chilowatt.
E’ una delle precisazioni della circolare 49/E dell’8 novembre, che chiarisce, oltre alle ipotesi di esenzioni, modalità e termini di pagamento del tributo “aggiuntivo” previsto per i veicoli “superpotenti”, da versare, per il 2011, entro il prossimo 10 novembre.
 
Automobilisti in cassa. L’agenda
Il superbollo interessa coloro che, dal 6 luglio (data di entrata in vigore del Dl 98/2011), sono “proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria di autovetture e di autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a duecentoventicinque chilowatt”. Continua a leggere

Lotta all’evasione: In nove mesi sono 39 i miliardi emersi

Trentanove miliardi di redditi all’oscuro del fisco nei soli primi 9 mesi dell’anno – con un’evasione Iva per 7 miliardi – oltre 22 miliardi di imponibile Irap "dribblati" nello stesso arco di tempo, 17mila evasori totali o quasi totali scoperti in meno di due anni (e relativi 43 miliardi occultati), e ancora 1,6 miliardi rintracciati nei paradisi fiscali grazie alle "liste", per finire con l’emersione "forzata" di 47 mila lavoratori, quasi metà dei quali totalmente in nero. È questa la fotografia in controluce del "paese reale" presentata ieri pomeriggio in Commissione finanze del Senato dal comandante generale della Guardia di finanza, Nino Di Paolo, durante l’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva di Palazzo Madama sulla riforma fiscale.
risultati dei primi nove mesi dell’anno, secondo Di Paolo, confermano l’efficacia dell’azione di contrasto ai comportamenti infedeli dei contribuenti, dimostrata anche dal fatto che «la quasi totalità dei verbali» spiccati dai militari «si traduce in atti di accertamento» delle Entrate. Nel quadriennio 2007-2010 il 92% dei rilievi formulati dai reparti del Corpo sono stati recepiti dall’agenzia delle Entrate, percentuale che nei primi nove mesi del 2011 è salita al 96 per cento. Continua a leggere

Addizionali Regionali da rifare

«Progressività» e analogia con gli scaglioni di reddito nazionale sono destinate a rivoluzionare anche le addizionali regionali all’Irpef. Anche i governatori, infatti, fino a oggi hanno differenziato le aliquote senza applicare il meccanismo progressivo che regola l’imposta nazionale, con un sistema analogo a quello applicato nei Comuni: in pratica, l’ammontare del reddito cambia l’aliquota complessiva che si applica su tutto il dichiarato, mentre il Fisco nazionale cambia la richiesta per ogni «quota» di reddito.
Il problema nasce dalla manovra-bis di Ferragosto, che «per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso» (articolo 1, comma 11 del Dl 138/2011) chiede ai sindaci che vogliono differenziare le richieste fiscali in base al reddito del contribuente di seguire gli scaglioni previsti dalle regole nazionali. Un Comune che prevede tre aliquote, per esempio, potrà chiedere il 2 per mille ai redditi fino a 15mila euro, il 4 per mille a quelli che superano i 15mila ma non arrivano a 28mila e il 6 per mille a chi sta sopra quest’ultima soglia. Continua a leggere

Rateazione abbonamento RAI: Domande entro il 15 novembre

Gli abbonati Rai, con reddito annuo da pensione non superiore ai 18mila euro, hanno la possibilità di pagare il canone con tutta tranquillità, dilazionando il versamento in più rate mensili.
 
Attenzione, però, per usufruire di questa opportunità, gli interessati devono ricordarsi di chiedere, entro il prossimo 15 novembre, al proprio ente pensionistico, in qualità di sostituto d’imposta, di scalare, mese per mese, da gennaio a novembre, la quota che consentirà di ripartire, nell’arco degli undici mesi, la somma complessivamente dovuta.
 
A rate. Chi può e come fare
La possibilità di non pagare in un “sol colpo” l’abbonamento tv è stata introdotta con il Dl 78/2010 a partire dall’anno 2011. La scadenza della prossima settimana, quindi, rappresenta, in assoluto, il secondo appuntamento utile per questo tipo di agevolazione, riservata a determinate categorie di utenti, che si distinguono, per età, condizione sociale o fisica, e “censo”. Continua a leggere

Bonus sulle ristrutturazioni edilizie: ecco i documenti da conservare

Le abilitazioni amministrative, la domanda di accatastamento per immobili non censiti, la ricevuta di pagamento dell’Ici. Sono alcuni dei documenti elencati nel provvedimento del direttore dell’Agenzia del 2 novembre, per i quali è previsto l’obbligo di conservazione ed esibizione in caso di controllo sulle detrazioni del 36% per le spese di ristrutturazione.

Dopo le norme che hanno abolito gli obblighi di inviare la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara e di indicare separatamente nella fattura il costo della manodopera (Dl 70/2011), semplificando, quindi, notevolmente gli adempimenti per i contribuenti che intendono avvalersi dell’agevolazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione edilizia (detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute), il provvedimento di oggi fornisce, invece, l’elenco della documentazione che i contribuenti devono tenere a disposizione e, a richiesta, esibire agli uffici fiscali. Continua a leggere

Chiusura liti fiscali: on line il software necessario

Il software necessario alla trasmissione telematica delle domande per mettere fine alle controversie fiscali di valore non superiore a 20mila euro, ancora in itinere al 1° maggio 2011, è on line sul sito delle Entrate. L’istanza di definizione agevolata delle liti pendenti minori va proposta entro il 2 aprile 2012, esclusivamente attraverso il canale web. Da oggi, quindi, il modello approvato con provvedimento del 13 settembre scorso, trova la strada per arrivare a giusta destinazione. Ma per mettere veramente un punto sulle questioni in sospeso, è necessario pagare entro il 30 novembre, con l’“F24 Versamenti con elementi identificativi”, gli importi fissati dalla norma che ha introdotto la possibilità della definizione agevolata. Nell’F24 va riportato il codice tributo 8082 (risoluzione n. 82/2011). Continua a leggere